Crisi al Senato a breve? Dini: “Non è da escludere”
19 Settembre 2007
di redazione
Al Senato qualcosa che potrebbe far presagire una crisi a breve si sta muovendo, ma lui, Lamberto Dini, ai microfoni del Gr3 ci tiene e precisare che, nonostante abbia dato vita ad un suo partito, il sostegno al governo Prodi non lo farà mancare.
Per quanto riguarda l’esultanza di Berlusconi che parla di una crisi di governo in tempi rapidi, Dini osserva: ”Sappiamo che ha come obiettivo la caduta del governo e quindi può prendere ogni iniziativa di singoli parlamentari, di senatori che lui può pensare che faranno cadere il governo. Io, creando un movimento di liberal democratici, ho detto che colloco questo movimento naturalmente nel centrosinistra e non faremo mancare il nostro sostegno se le politiche del Pd, nel quale non entriamo, e quelle del governo sono grossomodo in linea con i punti programmatici che abbiamo annunciato”.
Alla domanda “Ma lei si sente di escludere come ha fatto ieri Mastella una crisi di governo a breve?” Dini ha risposto così: ”Vedo che ci sono troppi movimenti specialmente in Senato di indipendenti di persone che si distaccano, anche nell’estrema sinistra, quindi di persone che effettivamente su singoli provvedimenti possono votare secondo coscienza e non secondo il dettato dei capigruppo”.
Dini però esclude che sulle tasse lui si possa provare a votare con il centrodestra contro Prodi. ”Noi – dichiara – abbiamo presentato un emendamento poi recepito dal governo che deve indicare una scansione per la riduzione della spesa primaria al netto degli interessi in modo che il governo possa raggiungere il suo obiettivo di eliminare il disavanzo entro il 2011. Quindi il problema è la spesa più che le tasse”. ”Per le tasse – prosegue – è una questione propria del governo. Il governo prima dice che le riduce poi non le riduce più, poi non si tocca l’Irpef. Quindi non si sa quello che verrà. Aspettiamo di vedere cosa il governo presenterà in Senato”.