Crisi dei rifiuti. Bertolaso: “Crisi risolta”, ma a Napoli c’è ancora il caos

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Crisi dei rifiuti. Bertolaso: “Crisi risolta”, ma a Napoli c’è ancora il caos

31 Ottobre 2010

«L’emergenza a Napoli è di fatto risolta». Guido Bertolaso prova a tranquillizzare così le popolazioni del vesuviano e, richiamando l’impegno scritto del presidente del Consiglio, osserva: «Abbiamo tranquillizzato i cittadini che erano preoccupati e dato risposte concrete ai cittadini di Terzigno, di Boscoreale e del resto dell’area vesuviana. Se ci sono ancora strascichi, in questi momenti, è solo per una serie di sovrapposizioni che c’erano state in quel territorio, ma che non riguarda Terzigno».

Ma a Napoli e provincia la soluzione alla crisi di rifiuti sembra ancora lontana. Anche oggi la città ha offerto una brutta immagine di sé: ancora tante le tonnellate di rifiuti, ben 1.700 lungo le strade, con grossi cumuli nel cuore della città, soprattutto nel centro storico. E gli immancabili turisti che si divertono a fare le foto ricordo. Disagi, dunque, in particolar modo dopo che la scorsa notte è stato possibile sversare solo 400 tonnellate di rifiuti nella discarica di Chiaiano, periferia di Napoli. La conseguenza è stata un forte rallentamento nel conferimento e nella raccolta.

I mezzi con altre 500-600 tonnellate, sono in attesa di poter sversare nell’area di trasferenza di Taverna del Re, a Giugliano (Napoli), dove le proteste dei cittadini causano altri problemi. E così, in un meccanismo dove basta un semplice intoppo e tutto si ferma, rispetto a ieri, quando lungo le strade di Napoli c’erano circa 2.000 tonnellate, con oggi si è riusciti a recuperare solo 300 tonnellate, e nonostante la raccolta straordinaria effettuata in mattinata, le strade rimangono visibilmente sporche. Torna anche il fenomeno dei roghi: sono stati circa venticinque gli interventi dei vigili del fuoco per i cassonetti dati alle fiamme. A Terzigno, intanto, sono ore di attesa per la riapertura della discarica di Cava Sari.

«È questione di ore. Aspettiamo l’ok della Prefettura e poi si riparte» annuncia il sindaco di Boscoreale (Napoli), Gennaro Langella. Attività che potrebbe scattare già domani, o al più tardi martedì, quando saranno resi noti gli esiti delle analisi dell’Arpac. Lo sversamento nella discarica Cava Sari era stato interrotto giorni fa dopo le proteste dei cittadini per i miasmi e la presenza di percolato, e in seguito alla richiesta dei comitati, nonchè dei sindaci, di mettere in atto tutte le analisi e gli interventi necessari al fine di tranquillizzare i cittadini. «La Protezione Civile ha già effettuato alcune analisi che sono positive, vale a dire che non segnalano problemi – spiega il sindaco di Boscoreale – nel frattempo anche i nostri tecnici e l’Arpac stanno effettuando alcuni esami; in questo caso i dati penso che saranno resi noti tra una settimana». Nel frattempo, però, inizierà lo sversamento, «anche perché siamo alle prese con i rifiuti in strada e quindi è opportuno che le attività riprendano».

Del resto, come stabilito dall’accordo raggiunto in prefettura, a Cava Sari si sverserà solo la frazione secca dei 18 comuni vesuviani. Langella parla di «un clima estremamente calmo» e ribadisce che la «gente ha recepito con grande serenità l’accordo». Ora, però, si teme la reazione delle frange estreme dei manifestanti, soprattutto alla ripresa degli sversamenti.