Crisi georgiana. Vaticano: tacciano le armi, ora aiuti umanitari
13 Agosto 2008
di redazione
Il Vaticano interviene sulla crisi in Georgia.
Il Nunzio apostolico in Georgia monsignor Claudio Gugerotti e il rappresentante della Santa Sede nella Federazione Russa monsignor Antonio Mennini, si trovano concordi sulla necessità di bloccare le ostilità nella regione caucasica per permettere l’accesso agli aiuti umanitari alla popolazione civile e alle centinaia di profughi.
Il piano di pace è "un primo passo per risolvere definitivamente il problema. Certamente – ha sottolineato monsignor Gugerotti alla Radio Vaticana – ci si sta incamminando in una direzione che è quella del dialogo e del negoziato. Questa è assolutamente l’unica percorribile".
"Il piano di pace è un passo in avanti molto significativo – ha ribadito monsignor Mennini – perché le due parti hanno trovato questo consenso sul documento redatto congiuntamente dal presidente Sarkozy e dal capo di Stato Medvedev".
"Tra i sei punti – ha continuato monsignor Mennini – soprattutto quello che riguarda il non ricorso alla forza permetterà l’accesso anche agli aiuti umanitari per il soccorso, in modo stabile e duraturo".
"La parte georgiana – ha concluso il religioso – ha voluto che non si metta in discussione, per il futuro, lo statuto giuridico delle due regioni separatiste; comunque, questo è un aspetto al momento secondario. L’importante è che le armi tacciano e che le parti abbiano deciso di sedersi attorno ad un tavolo".