Crisi. Juncker: “Grazie alla fiducia, l’Italia non corre rischi”
16 Dicembre 2010
di redazione
"Dal punto di vista politico-finanziario non vedo alcun motivo perché l’Italia possa venire punita dai mercati, soprattutto adesso che si è allontanata la prospettiva di una crisi di governo". La rassicurazione arriva dal presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, che sottolinea come il Parlamento italiano abbia approvato "una manovra finanziaria da 24 miliardi con notevoli risparmi e, nonostante il debito sia al 118% del Pil per il 2010, sono stati fatti notevoli sforzi per riportare in ordine i conti pubblici".
Intervistato dal Corriere della Sera, Juncker insiste sulla proposta di emettere eurobond attraverso un’Agenzia europea del debito. La Germania, spiega, è contraria "perché ritiene che gli eurobond porterebbero a un aumento dei tassi di interesse delle obbligazioni europee".
Invece "spronerebbero la creazione di un grande mercato obbligazionario omogeneo e molto liquido, analogo a quello degli Usa". Per il premier lussemburghese "la Spagna e il Portogallo farebbero bene oggi e domani a presentare in dettaglio", al tavolo dei capi di Stato e di governo della Ue, "riforme strutturali da introdurre, oltre ai piani di consolidamento già annunciati, per chiarire come intendono mettere ordine in casa propria, e calmare le turbolenze dei mercati".