Crisi. La Cgil conferma lo sciopero generale. Epifani: “Manca la svolta”
28 Novembre 2008
di redazione
La Cgil conferma lo sciopero generale del 12 dicembre. "Manca la svolta da parte del governo nel modo di affrontare la crisi economica". E’ quanto ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, commentando l’approvazione del decreto legge anticrisi.
Per Epifani le misure adottate per superare la crisi economica italiana sono insufficienti. "La crisi è grave e richiede un intervento proporzionato", ha ribadito sostenendo che sul punto, anche Confindustria è d’accordo. E continua: "Occorre sostenere i lavoratori dipendenti e i pensionati e allargare gli ammortizzatori sociali a tutti i precari. Gli altri paesi lo stanno facendo, noi non possiamo cavarcela con una manovra da 3-4 miliardi. È troppo poco".
Il segretario della Cgil sostiene che "colpisce il mondo del lavoro più produttivo (dipendenti pubblici, insegnanti, impiegati, ecc.); non abbiamo nessuna risposta in termini di riduzione della pressione fiscale e di restituzione del fiscal drag". E conclude sostenendo che "c’è qualcosa per i più indigenti e niente per tutti gli altri".
A Epifani risponde direttamente il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, consigliandogli di ripensarci sullo sciopero generale. "In nessun posto del mondo – ha detto – il sindacato sta mettendo in piedi uno sciopero generale, solo in Italia e solo da parte di una organizzazione che vuole abbaiare alla luna".
Per Bonanni, nei mesi scorsi sarebbe stato più utile arrivare ad iniziative unitarie di mobilitazione su alcuni temi – quali, per esempio, lo sviluppo, la povertà – per segnalare le urgenze.
"Si poteva fare – ha detto ancora Bonanni – una manifestazione di sabato, invece si è scelto lo sciopero generale". Per il segretario della Cisl, non serve "ingaggiare un braccio di ferro, utilizzare il sociale in senso solo politico o, ancora, andare a cercare ogni pelo nell’uovo". Bonanni ha anche avanzato una "sfida" alla Cgil perchè si lavori insieme nella lotta contro l’evasione fiscale "perchè lì è il cuore del problema".