Crisi. Marcegaglia: “Servono nuove misure o l’autunno sarà difficile”

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Crisi. Marcegaglia: “Servono nuove misure o l’autunno sarà difficile”

21 Agosto 2009

"Per combattere la crisi economica sono necessarie nuove misure da parte del governo indispensabili, se vogliamo evitare di avere un autunno davvero difficile". Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, intervistata dal Tg1.

Per la Marcegaglia fra gli interventi da attuare "bisogna rifinanziare gli ammortizzatori sociali a sostegno di chi perde il posto di lavoro" ma anche "abbassare tasse e contributi sui salari aziendali per dare più soldi in tasca ai lavoratori e più efficienza alle imprese". Infine, ha aggiunto, "dobbiamo anche rendere più forti finanziariamente le imprese".

Per il presidente di Confindustria, il cammino da percorrere per uscire dalla crisi resta "lungo e difficile" ma, ha aggiunto, "credo che il peggio sia passato e probabilmente cominceremo lentamente a risalire". In ogni caso, per Marcegaglia "ci vorranno alcuni anni per tornare ai livelli di produzione che avevamo prima della crisi. Abbiamo ancora davanti un percorso lungo e difficile".

L’Italia, secondo Emma Marcegaglia, "sta peggio di Francia e Germania: quest’anno perderemo il 5% del Pil, e ci sono tante aziende che chiuderanno l’anno con cali di fatturati del 30, del 40, e perfino del 50%, con conseguenze gravi sull’occupazione". Per combattere la crisi, ha sottolineato, "serve molta serietà: dobbiamo affrontare questi problemi e concentrarci su questi problemi. Serve un grande senso di responsabilità da parte di tutti, perché dobbiamo mantenere la coesione sociale che è un bene assoluto. Dobbiamo aiutare chi rischia di perdere il posto di lavoro – ha concluso Emma Marcegaglia – e dobbiamo sostenere le imprese che anche in un momento difficile come questo continuano a lavorare e a produrre".

Anche la Cgil sollecita un rafforzamento degli ammortizzatori sociali, raddoppiando a 104 settimane la cassa integrazione ordinaria. Una scelta "necessaria, visto che in molti casi si sta arrivando al limite", per il sindacato di Corso d’Italia che calcola in 770mila i lavoratori coinvolti nei processi di cassa integrazione nei primi sei mesi del 2009.

Per l’eurobanchiere Lorenzo Bini Smaghi con la crisi l’Italia è tornata indietro di dieci anni: intervenendo a CortinaIncontra, il componente del comitato esecutivo della Bce ha sottolineato il rischio che dalla crisi escano "Paesi più indebitati: per questo – avverte – bisogna dedicare tutte le risorse che risparmiamo per abbattere il debito pubblico". Per il presidente di Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, "ci vuole uno Stato più snello, rapido e competitivo. Il Governo ha fato di tutto per evitare guai maggiori ma c’è una sfida per questa legislatura, al riforma dello Stato, perché non possiamo competere con le mani legate". Mostra fiducia l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni: "Dopo un autunno difficile nei prossimi sei-nove mesi ci sarà ripresa perché abbiamo i mezzi per superare le difficoltà".