Cuba. Lula a Obama: “Non ci sono ragioni per mantenere embargo”

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Cuba. Lula a Obama: “Non ci sono ragioni per mantenere embargo”

13 Novembre 2008

Un presidente eletto come è stato eletto Barack Obama "non può fallire", secondo il presidente brasiliano Lula da Silva, in visita in Italia. Per questa ragione "credo che dovrà anche fare qualche gesto e debba capire che ormai non sussiste neanche una sola ragione per mantenere il blocco contro Cuba – ha continuato Lula – la guerra fredda è finita, il muro di Berlino è caduto".

Ma gli argomenti toccati da Lula da Silva, "affabulatore affascinante", nel corso di un’ora di conversazione con cinque giornali italiani (il Manifesto, Corriere della Sera, Repubblica, Sole 24 Ore, Messaggero) sono stati molteplici: innanzitutto il G20, per il quale il Brasile non farà alcuna richiesta particolare. "Ora sto aspettando che i paesi ricchi, in primis gli Stati uniti, flessibilizzino le loro posizioni", ha spiegato il presidente. "Con la scusa del mercato si è consentito alla finanza internazionale di diventare un casinò", ma "i paesi poveri questa volta non possono pagare il prezzo della crisi".

Riferito poi alle prossime elezioni presidenziali in Brasile, previste per il 2010, alle quali non potrà ripresentarsi (ha già svolto due mandati), Lula lancia la candidatura di una donna, Dilma Roussef, attuale ministro della presidenza, che "ha potenzialità straordinarie".