Da questa mattina sono centinaia le scosse di assestamento in Abruzzo

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Da questa mattina sono centinaia le scosse di assestamento in Abruzzo

06 Aprile 2009

La terra si è fatta sentire soprattutto alle 3:32 del mattino, quando una grande scossa di grado 6,2 della scala Richter ha colpito l’Abruzzo, ma da questa mattina sono centinaia le scosse di terremoto che si stanno susseguendo nella zona dell’aquilano.

"Delle centinaia di eventi che stiamo registrano, molti non sono avvertiti dalla popolazione ma soltanto dagli strumenti", spiega Massimo Cocco dalla sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Le scosse di assestamento proseguiranno nei prossimi giorni – aggiunge – e al momento non è possibile prevederne l’intensità".

Quello che si può dire, rileva la sismologa dell’Ingv Lucia Margheriti, è che "le scosse di assestamento hanno sempre una magnitudo inferiore rispetto a quella della scossa principale". Ciò non significa, comunque, che non possano essere intense: basti pensare alla scossa di magnitudo 4,6 avvenuta alle 4,37 del mattino e a quella di magnitudo 3,5 delle 10,30.

"Per la popolazione – avverte la sismologa – è importante rimanere all’esterno degli edifici lesionati". "È impossibile – rileva Margheriti – prevedere con certezza se potranno avvenire altri eventi in una diversa zona di faglia". Si può invece prevedere che le scosse di assestamento avranno comunque un’intensità decrescente nei prossimi giorni.

Il loro ritmo continuerà ad essere sostenuto, ma anche in questo caso è "impossibile quantificarlo", dice il sismologo Francesco Lucente, dell’Ingv. "Quando si muove una faglia – spiega – tutta la zona è disturbata, di conseguenza non tutte le scosse di assestamento possono avvenire nello stesso luogo e non seguono un ritmo regolare".