D’Alema: per battere Berlusconi serve proposta per il Paese
25 Settembre 2009
di redazione
«Io ho detto che una grande forza riformista non può vivere di antiberlusconismo, deve mettere in campo una proposta per il futuro del Paese che sia forte autorevole e convincente e che questo è il modo migliore per battere Berlusconi, anzichè alimentare il suo vittimismo e l’idea che sia una posizione pregiudiziale contro di lui». Lo ha detto Massimo D’Alema a margine di un’iniziativa oggi a Siena.
Tornando sulle sue parole di qualche giorno fa «che qualche giornale ha pensato di interpretare con uno sforzo di fantasia – prosegue – io non ho detto che bisogna essere a favore di Berlusconi. Ho detto che bisogna combatterlo con gli strumenti principali ossia mettendo in campo una forte e credibile proposta alternativa».
L’esponente del Pd sottolinea come il suo partito sia molto critico «verso la politica del Governo perchè non affronta i problemi del Paese». Poi, ai giornalisti che gli facevano notare come, anche oggi a Siena, lui dialogasse con Pierferdinando Casini e Giuseppe Pisanu, D’Alema ha fatto notare come «la parola dialogo non voglia dire nulla, e genera solo equivoci e viene utilizzata per far confusione».
«In un paese normale – ha proseguito – i politici discutono in Parlamento e fuori. Il problema non è questo, è normale che si discuta. Il problema è che l’azione di governo va in una direzione sbagliata sia di fronte alla crisi economica, sia sulle grandi scelte che il governo fa a prescindere da ogni dialogo». Discutere, quindi, per D’Alema è «sempre utile, ma il problema è che il governo non tiene minimamente conto di ciò che emerge da questi confronti e da queste discussioni», ha concluso.