Daria, Moggi e la pipì
05 Novembre 2007
di redazione
L’altra sera
negli studi de “Le invasioni barbariche”, su La7, s’è rischiata la rissa:
ospite d’onore era Luciano Moggi, dall’altra parte del tavolo una Daria
Bignardi più peperina che mai. Inevitabile il riferimento a Calciopoli e alle
migliaia di conversazioni intercettate sul cellulare dell’ex dominus della
Juventus.
La scena si
svolge più o meno così. La Bignardi chiede stupita: “Ma davvero lei faceva
circa 400 telefonate al giorno? Dove trovava il tempo, come faceva ad esempio a
mangiare o a fare pipì?”. Moggi ride, il clima è goliardico. La conduttrice
insiste: “Come faceva a telefonare e fare pipì?”. L’intervistato ride di nuovo,
e risponde: “Questo glielo faccio vedere dopo…”.
Apriti
cielo. Daria si indigna, accusa Luciano Moggi di avere un atteggiamento da
“padrino”, e poco dopo, per rincarare la dose, aggiunge che l’epiteto di
“padrino” trattasi di eufemismo. Lui replica: “Era solo una battuta…”.
Cara
Bignardi, forse Moggi non è stato un lord, ma se di tante attività quotidiane
che potrebbero confliggere con un intenso uso del telefono cellulare tu vai a
prendere proprio la pipì, e se uno non ti risponde insisti pure, non è che un
po’ te la sei andata a cercare?