David Cronenberg riscopre il noir. Ed è un successo

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David Cronenberg riscopre il noir. Ed è un successo

David Cronenberg riscopre il noir. Ed è un successo

20 Gennaio 2008

Dopo “A History of violence” (2005) David
Cronenberg torna nelle sale cinematografiche con “La promessa dell’assassino”,
film che segna una svolta oltranzista nel gusto per la crudezza che  contraddistingue agli occhi del pubblico il
celebre regista.

 Una giovanissima
immigrata russa costretta a prostituirsi muore dopo aver dato alla luce il
figlio.

 Nelle mani della
dottoressa Anna (Naomi Watts), donna rimasta sola dopo il naufragio della sua
relazione sentimentale, finisce il diario della ragazza dove si ripercorre
l’arrivo a Londra e il passaggio dal paradiso all’inferno che esso finisce per
rappresentare.

 Anna metterà a
repentaglio la sicurezza della sua famiglia giacché la scoperta si manifesta
per essere una minaccia diretta proprio nei confronti del pericoloso boss
mafioso Semyon Vory V Zakone, che dirige i suoi traffici sotto la copertura di
un ristorante.

 Semyon infatti, si scopre dal diario essere il
padre del neonato e venuto in possesso del diario dopo averlo bruciato cerca di
sbarazzarsi anche del piccolo, ordinando al figlio di rapirlo dall’ospedale e
gettarlo nelle acque gelide del Tamigi.

 Un poliziotto, infiltratosi come autista,
riuscirà però a entrare talmente nelle grazie di Seymon da entrare nella
famiglia e dal di dentro incastrerà il pericoloso criminale.

 Il cast di livello vede accanto a Naomi Watts,
un Viggo Mortensen che continua, dopo “A History of violence”, il sodalizio con
Cronenberg che lo ha visto maturare e crescere, qui è l’attore d’origine
danese, a vestire i panni del poliziotto di Scotland Yard infiltrato nella
banda russa.

 Si segnalano poi un Vincent Cassel a suo agio
nei panni del figlio degenerato del boss e soprattutto Armin Mueller-Sthal
nella parte del capomafia russo: una recitazione eccellente, come è capitato
spesso nella sua lunga carriera che lo ha visto al fianco del grande regista
tedesco Rainer Werner
Fassbinder
(“Lola
– 1981 e “Veronika Voss
– 1982) ma anche nel serial poliziesco “L’ispettore Derrick (1984), in “Music Box – Prova d’accusa (1989),