Delitto di Via Poma. Nel pomeriggio autopsia sul corpo di Vanacore

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Delitto di Via Poma. Nel pomeriggio autopsia sul corpo di Vanacore

10 Marzo 2010

Si terrà nel pomeriggio nell’ospedale Taranto Nord l’autopsia sul corpo di Pietrino Vanacore, ritrovato senza vita ieri a mezzogiorno a 5 metri dalla riva nello specchio di mare antistante la località "Torre Ovo", vicino Torricella.

L’uomo era l’ex portiere del palazzo di via Poma a Roma, dove fu uccisa nel 1990 Simonetta Cesaroni. Ritenuto dagli inquirenti un teste chiave di quella vicenda, ha voluto troncare così la propria odissea umana e giudiziaria. E ha voluto chiarire perchè lo ha fatto lasciando due messaggi con scritte dello stesso tenore: "Venti anni di persecuzioni: sono stanco delle angherie", "Venti anni di martirio senza colpa e di sofferenza portano al suicidio".

Vanacore fu ritenuto subito coinvolto in quel fatto di sangue, direttamente o indirettamente. Fu fermato tre giorni dopo ma fu scarcerato dopo altri venti giorni. Le accuse caddero una dopo l’altra con varie sentenze di proscioglimento nel’90, nel ’93 e per ultimo nel ’95 da parte della Cassazione. Ma dopo ancora sospetti e una perquisizione il 20 ottobre 2008, seguita ancora da un’archiviazione, nel maggio 2009.

Il magistrato, che si occupa dell’inchiesta sul presunto suicidio di Vanacore, Maurizio Carbone, ha affidato l’incarico al medico legale, dottor Massimo Sarcinelli. Il pm ha disposto anche l’esame del contenuto di una bottiglia ritrovata mezza piena nell’auto parcheggiata dall’uomo a pochi metri dal luogo in cui è stato ritrovato il cadavere.