Di Pietro all’attacco del Cav: Ciarrapico, un suo sosia

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Di Pietro all’attacco del Cav: Ciarrapico, un suo sosia

13 Marzo 2008

“Certo è che ognuno si sceglie i
candidati a sua immagine e somiglianza”. Lo detto il leader
dell’Idv, Antonio Di Pietro, riferendosi a Ciarrapico e Berlusconi.

In un interveneto sul suo blog nel corso
del quale ha spiegato la “filosofia” delle candidature del suo
partito. “Io ho scelto Patrizia Muratore, una donna, impegnata nel
comparto giustizia da sempre. Ho scelto Giovanni Palladino, una
persona impegnata nella legalità e nella giustizia anch’egli, perchè
è un poliziotto”.

“Una donna cancelliere e un poliziotto -spiega ancora Di Pietro-
di fronte a qualche altro che invece candida amanti di cannoli,
condannati con sentenze passate in giudicato e quant’altro. Valutino i
cittadini se ci si può fidare più di un cancelliere della Procura
della Repubblica e di un poliziotto in servizio, piuttosto che di
condannati con sentenza passata in giudicato, che invece che andare
nel primo carcere più vicino, vanno a Montecitorio.

Abbiamo fatto delle candidature di eleggibili che, per oltre un
terzo, fanno riferimento a soggetti indipendenti. Alcuni di loro non
rappresenteranno l’Idv – continua l’ex Pm di Mani Pulite – ma gli interessi che portano avanti, e sono
orgoglioso perchè quando candido Beppe Giulietti, candido il
rappresentante di un esempio d’informazione trasparente. Quando
candido la baronessa Cordopatri capolista in Calabria, presento una
persona che si è vista sparare addosso dalla ‘ndrangheta perchè non
cedeva al pizzo e le hanno ammazzato il fratello davanti agli occhi”.

E ancora: “Abbiamo candidato Elio Lannutti dell’Adusbef
in rappresentanza delle difesa dei
consumatori, perchè riteniamo che all’interno del Parlamento ci debba
essere una persona che conosce queste problematiche e mette in piedi
una class action come si deve, per far rispettare il diritto del
consumatore. Anche questo è un messaggio importante. Quando candidiamo Pancho Pardi, in rappresentanza della rete
dei movimenti in Toscana – prosegue il leader dell’Idv – abbiamo in mente che c’è una vasta rete che
vuole essere rappresentata in nome della Costituzione e non in nome di
interessi precostituiti. Che cosa voglio dire con questo? Voglio dire
che le nostre sono candidature che si sono aperte alla società
civile. Mai come in questo momento -conclude Di Pietro- l’Italia dei
Valori diventa uno strumento per fare in modo che, dentro le
istituzioni, vi sia la migliore società, e non la peggiore”.