Diritti tv, dossier Pdl difende il Cav. “Berlusconi nel ’94 lasciò Mediaset”
18 Luglio 2013
di redazione
Il Pdl si prepara alla difesa finale di Silvio Berlusconi, con un dossier sul processo Mediaset diffuso prima del ricorso previsto per il 30 Luglio. Il "documento politico" punta il dito sulla procura di Milano, ricordando che ci sono due sentenze di Cassazione che hanno dimostrato la "estraneità assoluta" di Berlusconi nella gestione della azienda durante il periodo in oggetto. "Il processo sui diritti Mediaset è basato su una ipotesi accusatoria così assurda e risibile che in presenza di giudici non totalmente appiattiti sull’accusa e ‘super partes’, sarebbe finito ancor prima di iniziare, con grande risparmio di tempo per i magistrati e di denaro per i contribuenti", dicono i pidiellini, che accusano la procura di aver sprecato 20 milioni di euro per il processo, tra consulenze, rogatorie e atti processuali. Nella convinzione che si tratti di "teoremi accusatori che sono stati protratti all’infinito solo per poter arrivare a condannare il nemico ideologico e politico Silvio Berlusconi". In particolare, il documento ricorda che tutti i testimoni ascoltati durante il processo hanno escluso che Berlusconi si occupasse direttamente della acquisizione dei diritti televisivi e che nel ’94, l’anno della "discesa in campo", il Cav. si era già dimesso da ogni carica da Mediaset, allontanandosi dall’azienda.