Diritti Umani. Corte Ue condanna la Turchia per mancata tutela della vita
09 Giugno 2009
di redazione
La Corte europea dei diritti umani ha condannato oggi la Turchia a pagare i danni per aver negato a una cittadina il "diritto di vivere" non riuscendo a impedire che venisse uccisa dal genero. Lo riferisce il sito del quotidiano Hurriyet.
È la prima volta che il tribunale di Strasburgo punisce uno Stato per non aver protetto un cittadino da una violenza domestica. La Turchia è stata anche ritenuta colpevole della violazione della Convenzione dei diritti umani che proibisce la tortura, i trattamenti disumani e la discriminazione nell’ambito di un processo per l’omicidio di una donna e dovrà pagare alla querelante, la cui madre era stata uccisa dall’ex marito, la cifra di 36.500 euro.
"La generale e discriminatoria passività giudiziaria in Turchia ha creato un clima che ha condotto alla violenza domestica", dice la sentenza. Secondo "Amnesty International", la metà delle donne turche subisce violenza e decine di loro vengono uccise ogni anno in cosiddetti "delitti d’onore".