Disarmo. Accordo Usa-Russia, 1/3 delle armi nucleari in meno
26 Marzo 2010
di redazione
La Casa Bianca ha annunciato che gli Stati Uniti e la Russia hanno raggiunto un accordo sulla riduzione dei rispettivi arsenali nucleari. L’intesa sarà firmata l’8 aprile a Praga.
Con al fianco il segretario di Stato, Hillary Clinton, il segretario della Difesa, Robert Gates, e il capo degli stati maggiori riuniti, Mike Mullen, Obama ha precisato che in questo accordo si ribadisce l’intenzione di perseguire l’obiettivo di un mondo senza armi nucleari, un intento che il Presidente americano aveva annunciato lo scorso anno proprio a Praga, la stessa città che ospiterà la cerimonia della firma del Nuovo Start che avverrà l’8 aprile, come ha confermato Obama.
Il presidente Usa ha spiegato che oggi le due principali potenze mondiali hanno raggiunto "il più ampio accordo sulla riduzione di armamenti in due decenni" perché le armi nucleari verranno ridotte di circa un terzo. Inoltre, Obama ha tenuto ad evidenziare che l’accordo "riduce in modo significativo l’arsenale nucleare e attua un regime di verifiche robusto ed efficace".
L’accordo, ha proseguito il presidente Usa, "mantiene la flessibilità necessaria per proteggere la nostra sicurezza nazionale e per garantire la sicurezza dei nostri alleati". "Con questo accordo Usa e Russia lanciano un chiaro segnale al mondo che intendiamo guidare e rafforzare gli sforzi globali per bloccare la proliferazione nucleare e per garantire che le altre nazioni rispettino le loro responsabilità", ha aggiunto Obama.
Per il presidente russo Dmitri Medvedev "il nuovo accordo sul disarmo rispecchia l’equilibrio degli interessi di entrambi i Paesi". I due presidenti si sono scambiati reciproci ringraziamenti per la collaborazione. Anche per Medvedev, come per Obama, si tratta del primo successo concreto in campi internazionale dopo la sua elezione, due anni fa.
L’accordo, che avrà una durata di 10 anni ma potrà essere esteso successivamente per altri cinque anni, stabilisce un tetto di 1.550 testate nucleari operative e di 800 vettori nucleari, e non porrebbe limiti ai programmi di difesa anti-missile. Il ministro Gates ha sottolineato che l’accordo nucleare non interferirà con gli sforzi degli Stati Uniti per lo sviluppo e il miglioramento del sistema di difesa anti-missile in Europa. Secondo il Cremlino, invece, nel nuovo accordo sul disarmo sarà fissato in forma giuridicamente vincolante "il legame tra le armi offensive strategiche e quelle difensive". Uno dei punti di maggior disaccordo nei negoziati.
Secondo il comunicato, l’intesa prevede che tutti gli armamenti strategici offensivi saranno dislocati esclusivamente nel territorio nazionale di ciascuna delle parti e che sarà creato un organo esecutivo denominato commissione bilaterale consultiva destinata a favorire la realizzazione degli obiettivi e dei punti del nuovo accordo.
L’intesa, poi, conferma l’impegno per un reset nei rapporti tra i due Paesi "in modo da cooperare in modo concreto ed efficace sui problemi di reciproco interesse". L’accordo, secondo quanto si è potuto sapere, è stato raggiunto dopo un anno di negoziati tra le due parti, con una telefonata finale oggi tra il presidente americano e il presidente russo.