Dl anticrisi: via libera a moratoria banche-pmi. Maggioranza ko su energia

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Dl anticrisi: via libera a moratoria banche-pmi. Maggioranza ko su energia

21 Luglio 2009

 

Slitta di un giorno l’avvio della discussione generale del decreto legge anticrisi a Montecitorio. Stamani la conferenza dei capigruppo ha accolto la richiesta dei presidenti delle commissioni Bilancio e Finanze di avere a disposizione un giorno in più per esaminare il testo del provvedimento. Anche il presidente della Camera Fini ha accolto tale richiesta considerando “importante che alle commissioni siano garantiti tempi adeguati per pervenire a predisporre un testo compiuto”. Quindi sono ripresi i lavori nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera ma la maggioranza è andata sotto per un voto sul provvedimento che riguarda i costi di trasmissione e i relativi controlli da parte dell’Authority dell’energia elettrica. L’emendamento, sul quale il governo aveva espresso parere contrario è infatti passato per 30 voti a 29.   

Risolta invece la questione della regolarizzazione di badanti e colf. Le commissioni Bilancio e Finanza della Camera hanno approvato le novità contenute in un emendamento, seppure con alcuni piccoli aggiustamenti, del governo al decreto legge anti-crisi.  In pratica si stabilisce che il tetto al reddito di 20mila euro vale solo per le colf e a mettere in regola la badante può anche essere un parente della famiglia ma non l’eventuale convivente. In termini generali la norma prevede la regolarizzare di colf e badanti italiane o extracomunitarie da parte di datori di lavoro italiani e stranieri (ma questi ultimi devono dimostrare di soggiornare in Italia da tanto tempo) con un pagamento forfettario di 500 euro.

Le altre novità rigiurano da un lato la possibilità di prevedere una moratoria, e in ogni caso agevolazioni per i costi finanziari, a favore solo delle piccole e medie imprese, da realizzare attraverso una convenzione da stipulare con l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) entro quattro mesi dall’entrate in vigore della legge di conversione del decreto anti-crisi. Per sostenere le pmi che si trovano in difficoltà finanziaria, il Tesoro potrà stipulare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge "un’apposita convenzione con l’Abi per favorire l’adesione degli istituti di credito a pratiche finalizzate alla attenuazione degli oneri finanziari” sulle pmi anche in relazione ai tempi di pagamento degli importi dovuti "tenendo conto delle specifiche caratteristiche dei soggetti coinvolti". Il tavolo tecnico per la moratoria dei crediti delle imprese è previsto per domani ma il confronto tra banche, imprese, industria e Tesoro potrebbe avere tempi più lunghi.

C’è infine il capitolo della compensazione dei crediti fiscali contenuto nell’articolo 10 dell’analogo provvedimento. Durante l’esame delle commissioni è stata approvata una modifica che eleva da 10 a 15 mila euro l’importo annuo oltre il quale bisogna chiedere il visto di conformità per avere la compensazione dei crediti relativi all’Iva.