Draghi sui mutui: banche italiane poco esposte

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Draghi sui mutui: banche italiane poco esposte

Draghi sui mutui: banche italiane poco esposte

16 Settembre 2007

Nonostante tutto quello che sta succedendo in materia di mutui, il governatore delle Banca D’Italia, Mario Draghi, si dice abbastanza fiducioso riguardo alla situazione delle banche italiane che, secondo lui, sarebbero poco esposte al rischio dell’effetto domino dei mutui sub-prime americani rispetto a quelle inglesi o ad altri istituti europei, tuttavia “sarebbe da sciocchi” non aspettarsi alcuna conseguenza.

Parlando dalla conferenza stampa organizzata in occasione della chiusura dei lavori dell’Ecofin, Il governatore della Banca D’Italia ha dichiarato, “Le banche italiane sono poco esposte e l’esposizione che hanno non desta particolari preoccupazioni, ma sarebbe da sciocchi dire che non ci sarà niente all’orizzonte per le banche italiane”. D’altronde alcune indiscrezioni parlano di un esposizione minima rispetto al capitale degli istituti di credito nostrani che si attesterebbe intorno agli 1,3 miliardi di euro. Tuttavia lo stesso Draghi non sa ancora dire “se il peggio è passato” rimandando il giudizio alla prossima settimana quando “molte banche d’investimento riporteranno i loro risultati semestrali. Dire che è la fine della storia non sarebbe giusto”.

Le ragioni per cui le nostre banche sarebbero meno esposte delle loro controparti americane o anglosassoni risiederebbe, secondo Draghi, proprio nella politica meno aggressiva che portano avanti da sempre, in particolare in Italia non esistono forme di mutui che non prevedano pagamenti durante i primi anni o che finanzino l’intero importo del bene da acquistare: “Le banche italiane-spiega il governatore-che piaccia o no hanno sempre avuto una posizione politica meno aggressiva di quella delle banche statunitensi o inglesi”.