Droga. Due mamme brasiliane scoperte con 50 Kg di cocaina a Fiumicino

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Droga. Due mamme brasiliane scoperte con 50 Kg di cocaina a Fiumicino

25 Agosto 2010

In arrivo da San Paolo, con destinazione finale Milano, due giovani mamme di origine brasiliana, con al seguito, rispettivamente, una figlia diciottenne ed un bambino, avevano pensato bene di mimetizzarsi tra i tanti turisti di passaggio presso l’Aeroporto Leonardo da Vinci, nel tentativo di superare con facilità i controlli e di allontanare ogni sospetto contando anche e soprattutto sulla presenza del figlio, di una delle due donne, di due anni e mezzo.

I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma, Gruppo di Fiumicino, però, insospettiti dalle pesantissime valigie che le donne avevano imbarcato nella stiva dell’aeromobile, sulle quali erano apposti alcuni Tag di precedenti viaggi effettuati in Giappone, hanno deciso di approfondire i controlli, bloccandole proprio mentre stavano per salire sull’aereo che le avrebbe portate a Milano.

D.O.S., P.S. e F.D.B., di 35, 23 e 18 anni, alle prime domande dei Finanzieri sul contenuto dei loro bagagli, hanno risposto asserendo che all’interno, oltre ai vari effetti personali, vi erano regali di modesto valore per dei familiari residenti in Italia. Del tutto singolare e sorprendente quanto effettivamente scoperto dagli operanti. In ogni valigia, fra vari indumenti, era nascosto un impianto hi-fi, con tanto di certificato di garanzia e libretto delle istruzioni. Solo il peso, però, non era compatibile con la sofisticata componentistica musicale; all’interno di ogni stereo, infatti, erano stati occultati otto panetti di cocaina purissima per un totale di 50 chilogrammi.

Dal "prezioso carico" sequestrato, i trafficanti avrebbero ottenuto, con l’aggiunta di sostanze da taglio, oltre 150 chili di droga da spacciare, destinati, probabilmente, a rifornire i mercati del centro-nord Italia, generando profitti illeciti stimabili in oltre 8 milioni di euro. Le operazioni sono state svolte in collaborazione con lo Svad dell’Agenzia delle Dogane. Le tre donne, dopo le formalità di rito, sono state condotte presso il carcere di Civitavecchia, a disposizione della locale autorità giudiziaria e dovranno rispondere di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, mentre il bambino è stato affidato ai Servizi Sociali della stessa Casa Circondariale.