Droga. Operazione contro il traffico internazionale, 57 persone in manette

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Droga. Operazione contro il traffico internazionale, 57 persone in manette

22 Febbraio 2010

Un’operazione dei Carabinieri è in corso a Trento, Milano, Foggia e in altre località italiane ed estere, per l’esecuzione di 57 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Trento su richiesta della Procura distrettuale Antimafia per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Alcuni indagati sono stati raggiunti da un mandato di arresto europeo in Spagna, Francia e Belgio mentre altre 13 persone sono state arrestate in flagranza.

Secondo quanto accertato dal Ros, la struttura transnazionale era costituita da marocchini e albanesi e movimentava ingentissimi quantitativi di hashish dal Marocco, cocaina dall’Olanda ed eroina dai balcani verso l’Italia, dove un sodalizio ritenuto affiliato alla sacra corona unita brindisina smistava la droga nelle diverse Regioni. In particolare, spiegano i Carabinieri, a Milano l’organizzazione disponeva di una rete di appartamenti per nascondere la droga e dare rifugio ai trafficanti stranieri.

I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti nelle province di Trento, Savona, Milano, Pavia, Bergamo, Novara, Genova, Aosta, Ancona, Terni e Foggia mentre in Spagna, Francia e Belgio quattro degli indagati sono stati raggiunti da un mandato di arresto europeo. L’operazione è frutto della prosecuzione delle indagini nei confronti di un’organizzazione dedita al traffico di cocaina, eroina ed ecstasy che era già stata oggetto di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 34 indagati nell’ottobre 2008.

Agli arrestati era stata contestata infatti anche l’aggravante mafiosa. Nella prima fase delle indagini, era stata disarticolata la componente locale del sodalizio facente capo a Giulio Andrisano, ritenuto affiliato alla Sacra Corona Unita brindisina ed il gruppo fornitore albanese, specializzato nel traffico. La seconda fase è stata sviluppata soprattutto sul fronte internazionale, in costante collaborazione con la Dcsa e la Guardia Civil spagnola, approfondendo i rapporti tra il sodalizio pugliese ed un’organizzazione maghrebina, radicata in Lombardia.

Organizzazione che, come spiegano i Carabinieri del Ros, faceva capo al narcotrafficante marocchino Abderrahim Benkhadda, che disponeva di un consolidato canale di approvvigionamento di ingentissimi quantitativi di hashish dal paese di origine, cocaina dall’Olanda ed eroina attraverso la tradizionale rotta balcanica. Al vertice della struttura transnazionale è stato identificato Rachid Zaouaq, a cui Benkhadda si rivolgeva per ricevere i diversi tipi di droga, commercializzati poi sui mercati lombardo, piemontese, trentino, laziale e pugliese. Come accertato dai Carabinieri, dal Marocco, attraverso la Spagna, e dall’Olanda l’organizzazione importava mensilmente quantitativi variabili tra i 100 kg e i 600 kg di hashish e cocaina, parte dei quali destinati al mercato francese, utilizzando autoarticolati che effettuavano abitualmente trasporti commerciali internazionali o, per i carichi minori, autovetture ad hoc e fittiziamente intestate.

Proprio in Spagna le indagini hanno consentito di localizzare la componente dell’organizzazione che si occupava delle spedizioni della droga in Italia, facente capo ad un noto trafficante marocchino, colpito da mandato di arresto europeo e rifugiatosi in Belgio. Nel corso delle indagini, il 7 febbraio scorso, all’interno dell’area doganale del porto di Barcellona (Spagna), sono stati sequestrati 75 kg di hashish destinati al sodalizio indagato ed occultati nel doppiofondo di un’autovettura proveniente dal Marocco. Dalle indagini è emerso che, arrivata a Milano, la droga veniva nascosta all’interno di un’officina meccanica e di una rete di appartamenti messi a disposizione da italiani, per dare rifugio ai trafficanti stranieri clandestini.

Secondo quanto riferiscono i Carabinieri del Ros, l’organizzazione era in possesso di armi e ricorreva e intimidazioni e violente aggressioni nei confronti di gruppi rivali e di clienti insolventi. L’organizzazione, sottolineano i militari del Ros, riforniva anche la esponenti della criminalità barese. Tra questi, il gruppo facente capo ai pregiudicati Aldo Abbate e Angelo Notarangelo, ritenuti esponenti di spicco della criminalità foggiana. Nel corso delle indagini, sono stati arrestati in flagranza 13 corrieri e sequestrati oltre 7 quintali di hashish, 15 kg circa di eroina e numerose campionature di cocaina.