È morto Max Roach, re del Jazz Drumming

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È morto Max Roach, re del Jazz Drumming

19 Agosto 2007

Se vi è mai capitato di ascoltare qualcuna delle sue incisioni sarete sicuramente rimasti colpiti dal suo modo “totale” di colpire la batteria, dalla sua padronanza assoluta della poliritmia, della dinamica e della colorazione musicale più audace e non vi sarà difficile capire perché Roach è stato scelto come uno dei venti più influenti musicisti jazz del novecento.

Roach è passato a miglior vita, ieri, alla veneranda età di ottantatré anni, non prima di aver elevato il suo strumento preferito, la batteria, sullo stesso ruolo degli altri elementi di una moderna Jazz band, rivoluzionando per sempre il concetto di “drumming”.

“Se mai c’è stato un mio contributo alla musica jazz, questo è stato l’aver aiutato a portare la batteria fuori dalle quinte per spingerla in prima linea”, ha confessato Roach al giornalista del Washington Post, Richard Harrington.

Per dare un’idea dell’abilità di questo batterista non resta che cercare su youtube, qualche sua performance, ecco ad esempio Hit Hat, un tributo a Count Basie o What am I here for  (Che ci sto a fare qui, con Billy Taylor).