Ecotur, l’Abruzzo e la sua vocazione al turismo “verde”

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Ecotur, l’Abruzzo e la sua vocazione al turismo “verde”

12 Aprile 2012

La colorata mongolfiera di Ecotur – simbolo della borsa internazionale del turismo eco-sostenibile – riprende quota nel cielo d’Abruzzo per la sua ventiduesima edizione, ospitata dal centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti dal 13 al 15 aprile.

Un’immagine unitaria del prodotto turistico regionale ed una maggiore diversificazione delle tipologie di ricettività esistenti, queste le priorità in agenda, agevolate da un protocollo d’intesa che da due anni favorisce sinergie fra regione e parchi per la realizzazione di una comune programmazione promozionale e di progetti di sviluppo condivisi. Tutelare l’ambiente adottando una forma mentis orientata verso il turismo “sostenibile”, che esalti bellezza e potenzialità di riserve naturali ed aree protette di cui la regione è ricca, rispettando al contempo l’equilibrio dell’ecosistema, non solo è una priorità quand’anche rappresenta una vera e propria opportunità per il rilancio del settore.

L’ecoturismo – segmento trainante del comparto turistico in generale – è stato in grado di mantenere un ritmo di crescita costante e di esercitare una forte attrattività, nonostante le criticità dell’attuale congiuntura economica. Nel mirino dell’Abruzzo e delle altre regioni che partecipano all’appuntamento fieristico – quest’anno all’insegna dell’internazionalizzazione – c’é la conquista di mercati come Gran Bretagna, Francia, Russia, Repubblica Ceca, Svezia, Norvegia, Belgio, Austria, Polonia, con un focus sulla Cina, mercato emergente particolarmente allettante per lo sviluppo di relazioni di lungo periodo.

"La capacità attrattiva dei nostri Parchi- spiega l’Assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio – è potenzialmente straordinaria. Affinché questa potenzialità si esplichi appieno, non solo è necessario che la Regione lavori di concerto con i Parchi su progetti concreti, ma, per ottenere esiti economici di una qualche rilevanza, occorrerà anche ampliare l’offerta di servizi all’interno delle aree protette". Sinergia, questa la parola chiave per rilanciare il turismo della natura in Abruzzo e godere delle ricadute positive che può generare in termini di sviluppo dei territori e crescita economica.

Il progetto “Slow Park” è un perfetto esempio di strategia sinergica, coinvolgendo tre parchi nazionali ed il parco regionale Velino – Sirente, nella cornice della programmazione Por – Fesr 2007-13, è un investimento da un milione di euro. Modulato attorno alle azioni che ciascun parco ha reputato opportuno mettere in campo alla luce delle proprie caratteristiche naturali e paesaggistiche, da vita ad un progetto unitario.

Nel corso della fiera, la tanto attesa presentazione di cifre e dati del nono rapporto Ecotur sul turismo natura, ricerca scientifica condotta da Istat, Enit ed Università dell’Aquila, a snocciolare informazioni relative ai flussi di mercato e tendenze nel comparto dell’ecoturismo. Da una sua anteprima emerge che le presenze turistiche totali nel 2010 sono state pari a 1 milione 92 mila 230 unità, con il 55 per cento registrato nel Parco nazionale della Maiella, il 30 per cento nel PNALM, Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise ed il restante 15 per cento nel Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.