Egitto. Ministro: “Scoperti 19 kamikaze prima di strage Alessandria”
25 Gennaio 2011
di redazione
“La polizia ha arrestato un gruppo di terroristi composto da 19 kamikaze prima dell’esecuzione della strage di Alessandria”. È quanto ha rivelato il ministro dell’Interno egiziano, Habib al-Adili, in una lunga intervista concessa al giornale filo-governativo al-Ahram.
A proposito delle indagini sull’attentato di Capodanno contro la chiesa copta, il ministro ha spiegato che poco prima “è stata scoperta una cellula e sono stati sequestrati armi e documenti di al-Qaeda nei quali si parlava di colpire i luoghi di culto”. Per questo motivo il governo ha accusato della strage il gruppo palestinese denominato ‘Esercito dell’Islam’ la cui base è a Gaza ed è considerato vicino ad al-Qaeda.
“Il gruppo di terroristi che abbiamo scoperto è composto da gente che vuole colpire i cristiani e gli ebrei e oggi al-Qaeda è in grado di dare vita a gruppi composti da persone di questo tipo – spiega il ministro dell’Interno egiziano, Habib al-Adili- Ora reclutano via Internet e danno indicazioni su come evitare di essere scoperti dalla polizia e su come preparare ordigni o comprare prodotti con i quali fare bombe. È divenuto semplice per qualsiasi gruppo eseguire un attentato”.
Quanto al gruppo scoperto prima della strage di Alessandria “sono kamikaze pagati dall’estero per venire in Egitto. Tra loro ci sono tunisini e libici che hanno aperto una base da noi poi spostarsi in Iraq -afferma- Ora al-Qaeda nel mondo ha tre basi principali: quella in Iraq, quella nel Maghreb e quella a Gaza da dove partono gli ordini per gli attentati da eseguire in Egitto”.
Gli inquirenti hanno scoperto infatti che “Ahmad Lutfi, l’imputato per la strage di Alessandria, era in contatto con il gruppo scoperto prima dell’attentato – prosegue – Avevamo già perquisito la sua casa prima dell’attentato senza trovare nulla in un periodo nel quale era all’estero per subire un intervento chirurgico. Solo dopo abbiamo scoperto che nel 2008 era andato a Gaza dai capi dell’Esercito dell’Islam per prendere ordini e una volta tornato in patria è rimasto in contatto con loro via Internet”.
Al momento gli inquirenti non sanno ancora chi siano gli esecutori dell’attentato contro la chiesa copta, “ma da quello che dicono i terroristi di Gaza – conclude – certamente non sono egiziani e sono entrati nel paese attraverso i tunnel scavati tra la Striscia palestinese e il nostro paese”.