Elezioni. Brogli nel Napoletano, denunce e arresti

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Elezioni. Brogli nel Napoletano, denunce e arresti

08 Giugno 2009

C’è chi, approfittando del fatto di essere rappresentante di lista, ha votato due volte, e chi ha utilizzato duplicati di tessere elettorali di due inconsapevoli fratelli. E poi indagini della Digos sul doppio voto e pregiudicati, probabilmente vicini alla camorra, nei pressi dei seggi elettorali. Le elezioni, tra Napoli e provincia, si sono svolte anche così: con controlli a tappeto di polizia e carabinieri e con la scoperta di brogli elettorali.

A Gragnano a finire in manette sono stati due cugini Ciro e Luigi Coticelli. Al seggio si sono presentati due minuti prima della chiusura, alle ore 21.58. Esibendo duplicati di tessere elettorali di due fratelli del posto – che però non avevano votato in quanto fuori regione per lavoro – sono stati ammessi al voto, anche grazie a una scrutatrice – la cui posizione è al vaglio degli inquirenti – che ha detto di conoscerli personalmente. Un rappresentate di lista li ha, però, riconosciuti e così i due sono finiti in manette.

Doppio voto, invece, a Cimitile. I carabinieri hanno accertato che una donna di 22 anni ha votato due volte: la prima nel suo comune di residenza, a Marigliano; la seconda volta a Cimitile, nel seggio dove era rappresentante di lista. Controlli a tappeto, per evitare un eventuale condizionamento del voto, anche sulla presenza di pregiudicati e affiliati alla camorra nei pressi di seggi.

La polizia ad Afragola, nel Napoletano, ha arrestato un sorvegliato speciale, Erminio Mancieri. L’uomo che tempo fa fu ferito da colpi di arma da fuoco, ha inveito e picchiato gli agenti che, proprio in virtù dei suoi precedenti e per il fatto che nei pressi di un seggio stava confabulando con altre persone, stavano controllando i suoi documenti. Accertamenti sono in corso per stabilire se ci siano legami con il clan camorristico dei Moccia.

Stessa scena anche a Roccarainola dove un uomo già noto alle forze dell’ordine, nei pressi di un seggio, si è rifiutato di esibire i documenti d’identità e ha iniziato a picchiare i carabinieri: anche per lui arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Durante le verifiche a Casoria, i carabinieri hanno anche scoperto un laboratorio di ristrutturazione di mobili – ben 600 metri quadrati – nel seminterrato di una scuola.

Multe e denunce, infine, per affissione di manifesti in luoghi non consentiti – 49 nel napoletano e 16 a Napoli – e per propaganda in tempi non consentiti: undici le persone multate in provincia.