Euro. Barroso: “Ingresso dell’Estonia è forte segnale di stabilità”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Euro. Barroso: “Ingresso dell’Estonia è forte segnale di stabilità”

Euro. Barroso: “Ingresso dell’Estonia è forte segnale di stabilità”

31 Dicembre 2010

L’ingresso dell’Estonia nell’euro è un "forte segnale di stabilità" per gli Stati membri. Lo afferma il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, in un comunicato. Per il commissario agli affari economici e monetari della Commissione europea, Olli Rehn, l’ingresso nell’euro dell’ Estonia rappresenta una "giusta ricompensa per un Paese che è stato fermamente impegnato nel perseguire solide politiche fiscali – si legge nel comunicato – e la moneta unica sarà un fattore di stabilità per l’economia estone".

Alla mezzanotte, l’Euro, la moneta unica europea che ha avuto un anno non facile, avrà un nuovo membro: l’Estonia, che abbandona la corona, introdotta nel 1992 per rimpiazzare il rublo sovietico. Il paese baltico, 1,3 milioni di abitanti, diviene così il 17° paese a far parte dell’Euro, e il terzo ex paese comunista ad entrarvi, dopo Slovenia e Slovacchia. Secondo i sondaggi, il 50% degli estoni sono favorevoli alla moneta unica, mentre il 40% è contrario.