Europee. Rampelli (Pdl): “Contratio adbolire le preferenze”

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Europee. Rampelli (Pdl): “Contratio adbolire le preferenze”

27 Ottobre 2008

"Sono favorevole alla soglia di sbarramento per evitare la frammentazione della rappresentanza
italiana in Europa. Sono favorevole all’incremento dei collegi elettorali, per migliorare il rapporto tra parlamentare e territorio e diminuire le spese di campagna elettorale. Sono contrario all’idea per la quale a Strasburgo l’Italia dovrebbe mandare dei super-esperti in fondi strutturali e progetti comunitari, perchè la rappresentanza è e deve restare politica visto che Strasburgo non decide solo di barbabietole ma di diritti civili, politica estera, ambiente, energia e altro". E’ quanto dichiara Fabio Rampelli, dell’Esecutivo di An e membro della Commissione cultura della Camera, dopo il suo intervento in Aula a Montecitorio sulla riforma della legge elettorale.

Rampelli si dice contrario "all’abolizione delle preferenze, a meno che non venga stabilito un criterio oggettivo di selezione delle candidature nel quale sia ben chiara la partecipazione democratica, come potrebbe accadere con elezioni primarie regolate per legge o con una riforma strutturale dei partiti che
vincoli le decisioni al rispetto della trasparenza della condivisione, pena la perdita del finanziamento pubblico".

"In una fase storica di riorganizzazione in senso bipolare dei partiti italiani, la preferenza, con tutti i suoi limiti, rappresenta un’ancora di salvataggio nella salvaguardia del principio di sovranità popolare. Non è certo un dogma – sottolinea Rampelli – ma la sua abolizione deve trovare
un’adeguata e convincente compensazione che, allo stato, non c’è".