Eurozona. Il Pil torna a crescere dopo 15 mesi e l’Italia fa da apripista

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Eurozona. Il Pil torna a crescere dopo 15 mesi e l’Italia fa da apripista

Eurozona. Il Pil torna a crescere dopo 15 mesi e l’Italia fa da apripista

03 Dicembre 2009

Il prodotto interno lordo dei Paesi aderenti all’euro torna a crescere per la prima volta dopo 15 mesi. Lo certifica Eurostat confermando le anticipazioni di novembre. Nel terzo trimestre dell’anno in corso il Pil delle sedici nazioni che hanno adottato l’euro ha registrato una crescita dello 0,4% contro il -0,2% dei tre mesi precedenti.

 Anche nell’intera Unione europea (Ue-27) il Pil è tornato a crescere dello 0,3%. Per ritrovare il segno più davanti al Pil della zona euro bisogna risalire al primo trimestre del 2008 (+0,7%), cui sono seguiti ben cinque trimestri consecutivi negativi. Il picco della recessione si è toccato nei primi tre mesi del 2009 con -2,5%. Comunque l’aumento del Pil europeo è di gran lunga inferiore a quello degli Stati Uniti, pur se è risultato inferiore alle attese.

Tra le principali economie europee, a guidare la ripresa sono la Germania (+0,7%), l’Italia (+0,6%) e la Francia (+0,3%), mentre restano in terreno negativo Spagna e Gran Bretagna (entrambe a -0,3%). Eurostat sottolinea poi come a trainare la risalita del Pil europeo sono state soprattutto le esportazioni (+2,9% in Ue-16 e +2,4% in Ue-27). Cresciute anche le importazioni (+2,6% e +2,4%). È calata invece la spesa per i consumi (-0,2% sia nella zona euro sia nell’Ue-27) e sono calati gli investimenti (-0,4% e -0,5%).Ma la recessione è ben visibile nel confronto rispetto al terzo trimestre 2008: il Pil di Eurolandia è calato del 4,1%, quello di Ue-27 del 4,3%. In particolare, per quanto riguarda l’Italia, il confronto con il terzo trimestre 2008 resta negativo: -4,6%.