F1. Ecclestone: “Mal interpretate mie parole su Hitler”
06 Luglio 2009
di redazione
Pochi giorni fa il boss del "Circus" aveva elogiato l’operato del "Fuhrer" in un’intervista al Times, affermando che ha saputo "comandare molta gente e fare le cose" e che la democrazia "non ha fatto poi così bene a molti paesi, compresa la Gran Bretagna".
Ora torna su suoi passi e cerca di correggere le proprie dichiarazioni. "In quell’intervista abbiamo parlato di strutture e di come a volte possa essere positivo prendere decisioni senza limitazioni di sorta", dice Ecclestone al quotidiano tedesco Bild.
Il Congresso Ebraico Mondiale non ha digerito le parole del 78enne patron della F1 e di conseguenza ne ha chiesto le immediate dimissioni invitando i team, i piloti e i paesi che ospitano i Gran Premi a sospendere ogni collaborazione. Ecclestone precisa però di non avere mai preso Hitler come un esempio da seguire. "Mi è stato domandato se conoscessi un dittatore e io mi sono limitato a dire che prima dei suoi orribili crimini agì con successo contro la disoccupazione e la crisi economica".
Il patron del "Circus" conclude assicurando che non era assolutamente nelle sue intenzioni "ferire con le mie parole i sentimenti di una comunità, molte persone nella mia cerchia di amici più intimi sono di origine ebraica. Chi mi conosce sa che mai attaccherei le minoranze".