Fango su Lupi, Ncd fa quadrato
18 Marzo 2015
di redazione
Al ministro Lupi non è stato mosso nessun addebito nell’ambito della inchiesta sulle grandi opere. In compenso si è scatenata la prevedibile canea politico-mediatica che punta a screditare uno degli esponenti di punta della compagine di Governo. Così il Nuovo Centrodestra fa quadrato intorno al ministro.
"Non ho mai chiesto all’ingegner Perotti né a chicchessia di far lavorare mio figlio. Non è nel mio costume e sarebbe un comportamento che riterrei profondamente sbagliato", così, in una nota, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi risponde agli schizzi di fango seguiti alla inchiesta sulle grandi opere. Ma è tutto il Nuovo Centrodestra a fare quadrato attorno al ministro.
Per il coordinatore del partito, Gaetano Quagliariello, “Maurizio Lupi, al quale non è stato mosso alcun addebito, ha già assicurato la massima disponibilità del governo per svolgere tutti gli accertamenti del caso. Il Paese ha bisogno di grandi opere e ha bisogno di trasparenza: dobbiamo dimostrare che opere e trasparenza non sono incompatibili”. “Con l’avvertenza, però, che la trasparenza è cosa ben diversa dal fango mediatico nel ventilatore azionato contro persone estranee a qualsiasi accusa e semplicemente citate in atti giudiziari che riguardano altri”, sottolinea Quagliariello. “La lotta agli abusi si conduce anche con la serietà e con la civiltà”.
"Il ministro Lupi non è indagato, e da quanto finora emerso non è rilevabile alcun comportamento nè penalmente rilevante nè politicamente censurabile. Per questa ragione sbaglia chi ne chiede le dimissioni", dice il capogruppo in Senato, Renato Schifani. Nessun passo indietro è ipotizzabile. Maurizio Lupi ha sempre dimostrato di essere un politico onesto e corretto, apprezzato da tutti. Purtroppo assistiamo nuovamente ad indiscrezioni giornalistiche, su una vicenda giudiziaria in corso, che colpisce l’onorabilità delle persone e, come spesso accade, anche quelle dei familiari più prossimi. Un aspetto su cui la politica farebbe bene ad interrogarsi con maggiore attenzione".
“Eccoci di fronte all’ennesimo processo mediatico che vede sbattuto in prima pagina un ‘mostro’ senza che vi sia alcun riscontro da parte della magistratura alle accuse mosse”, dice la capogruppo di Ncd alla Camera, Nunzia De Girolamo. “Crediamo sia giunto davvero il momento di dire basta ai processi in pubblica ‘piazza mediatica’. Al collega Lupi va tutta la mia solidarietà. E quando la verità salterà fuori mi auguro ci siano altrettanti titoli in prima pagina e altrettante dichiarazioni”.
Per il senatore Maurizio Cicchitto “il ministro Lupi, che ha chiarito aspetti secondari presenti nelle intercettazioni, ha assicurato il massimo impegno per contribuire al pieno accertamento dei fatti. Ci auguriamo che ciò avvenga senza forzature mediatiche, impostazioni unilaterali, il tentativo di fare ogni erba un fascio e addirittura di liquidare quelle grandi opere di cui il paese ha un assoluto bisogno”. “E’ evidente,” prosegue Cicchitto, “che ciò deve esser fatto assicurando il più pieno rispetto della legalità e la affermazione della verità che ci auguriamo avvenga aldilà di ogni possibile dubbio. Rispetto a ciò che è tuttora emerso non capiamo affatto che senso abbiano le richieste di dimissioni del ministro Lupi che sono evidentemente determinate dal consueto eccesso di faziosità che caratterizza purtroppo da anni la vita politica italiana”.
“Il polverone che si sta sollevando in queste ore sul ministro Lupi è un fatto gravissimo”, a dirlo la portavoce di Ncd, Valentina Castaldini. “Si tratta dell’ennesima fuga di notizie a danno di una persona per bene che non si è mai macchiata di nessuna colpa e che, oltretutto, non risulta nemmeno indagata. L’unico effetto di questa macchina del fango utilizzata in maniera strumentale è coinvolgere nel tritacarne mediatico persone citate in atti giudiziari che riguardano altri”.
Per la senatrice Laura Bianconi, vicepresidente del gruppo Ncd in Senato “la vita privata di un esponente politico diventa nuovamente oggetto di pubblico ludibrio ma soprattutto strumento di lotta politica. Le indiscrezioni diffuse oggi su un’inchiesta, che è ancora in corso e che quindi dovrebbe essere coperta dal segreto istruttorio, confermano che esiste un problema di riservatezza delle indagini di cui prima o poi la politica dovrà prenderne coscienza”. “E come altre volte ad essere esposto alla gogna pubblica è Maurizio Lupi un politico onesto, corretto e rispettabile”, prosegue. “Un uomo che ha costruito negli anni la sua onorabilità riconosciuta da tutti. Ma ancora più grave è che a questa gogna vengano condotti anche familiari. Ormai è tempo di dire basta al sistema di ‘sbatti il mostro in prima pagina’”.
“I tentativi di screditare una persona rispettabile e un ministro capace come è Maurizio Lupi sono davvero ridicoli,” commenta il responsabile enti locali di Ncd, l’onorevole Dore Misuraca. “Sono certo che, i detrattori capiranno al più presto, di aver perso un’occasione per tacere. E, soprattutto,” continua il dirigente di Ncd, “si renderanno conto che non è serio essere garantisti a fasi alterne. Fino a prova contraria né il Ministro Lupi né persone a lui vicine, risultano indagate e, pertanto, gli si deve il rispetto come per qualunque altro libero cittadino”.
“Le richieste di dimissioni di Lupi sono evidentemente pretestuose”, taglia corto l’onorevole Raffaello Vignali. “D’altra parte, pare che in questa legislatura alcuni partiti di opposizione sembrano saper proporre solo queste. Personalmente, esprimo tutta la mia solidarietà a Maurizio Lupi, e mi auguro che la stessa solidarietà arrivi da parte dell’intero Governo”.
“Siamo da sempre convinti che la corruzione sia uno dei più grandi mali per questo Paese e che vada combattuta e contrastata con misure draconiane”, spiega la vicepresidente del gruppo Ncd alla Camera, Dorina Bianchi, “per questo siamo in Parlamento, per legiferare in maniera seria e varare leggi dure e inflessibili”. E aggiunge: “Il ministro Lupi non risulta indagato e ha già dato la massima disponibilità del governo nei confronti della magistratura per svolgere tutti gli accertamenti del caso. Le grandi opere vanno fatte perché servono al Paese, vanno fatte velocemente e con trasparenza. Lasciamo dunque lavorare la magistratura nel rispetto del principio costituzionale di presunzione di innocenza”.
“Ancora una volta riguardo un’indagine in corso si mette in moto la macchina del fango che punta a colpire in maniera indegna un uomo, il cui impegno politico, l’onestà e la rettitudine sono ben note”, dichiara la vicepresidente del gruppo al Senato, Federica Chiavaroli. “Ma è ancora più grave, se non indecente, che ad essere colpiti siano anche esponenti delle famiglia. Siamo davvero di fronte ad uno scempio”.