Fao, l’appello del Papa: globalizzare la solidarietà

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Fao, l’appello del Papa: globalizzare la solidarietà

03 Giugno 2008

La Chiesa cattolica fa "un appello fermo ed accorato, che rimane di grande attualità per quanti partecipano al vertice: ‘dà da mangiare a colui che è moribondo per la fame, perché, se non gli avrai dato da mangiare, lo avrai ucciso’". Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, scandisce le parole scelte da Benedetto XVI, citando il ‘Decretum gratiani’, per rivolgersi ai leader mondiali riuniti a Roma all’Assemblea della Fao per fronteggiare la crisi alimentare mondiale.

Benedetto XVI, nel messaggio letto alla Conferenza mondiale da Bertone, denuncia con forza come la mancanza solidarietà è la causa principale di fame, "Solo la tutela della persona consente di combattere la causa principale della fame, cioè quella chiusura dell’essere umano nei confronti dei propri simili che dissolve la solidarietà, giustifica i modelli di vita consumistici e disgrega il tessuto sociale, preservando, se non addirittura approfondendo, il solco di ingiusti equilibri e trascurando le più profonde esigenze del bene".

"La grande sfida di oggi – chiede Benedetto XVI ai governanti di tutto il mondo- è quella di globalizzare non solo gli interessi economici e commerciali, ma anche le attese di solidarietà, nel rispetto e nella valorizzazione nell’apporto di ogni componente umana". E dunque "occorre ribadire con forza che la fame e la malnutrizione sono inaccettabili in un mondo che in realtà dispone di livelli di produzione, di risorse e di conoscenze sufficienti per mettere fine a tali drammi ed alle loro conseguenze".