Fazio e Saviano: “Non ospiteremo le associazioni pro-life”. E’ bufera

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Fazio e Saviano: “Non ospiteremo le associazioni pro-life”. E’ bufera

25 Novembre 2010

La richiesta del Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini di ospitare nell’ultima puntata di "Vieni via con me" le associazioni pro-vita è inaccettabile. Lo dichiarano in una nota Fabio Fazio, Roberto Saviano e gli autori della trasmnissione di Rai3, spiegando che la presenza di queste associazione per replicare al racconto di Roberto Saviano nella seconda puntata, dedicato a Piergiorgio e Mina Welby, e all’elenco letto da Beppino Englaro e Fabio Fazio, è "inaccettabile" per due ragioni: una "specifica" e una "di principio".

"La ragione specifica: concedere un cosiddetto diritto di replica – sottolinea la nota sottoscritta da Fazio, Saviano e dagli autori – alle associazioni pro-vita, significherebbe avallare l’idea, inaccettabile, che la nostra trasmissione sia stata ‘pro-morte’, mentre abbiamo raccontato due storie di vita, sottolineando la pari dignità, di fronte alla prosecuzione artificiale della vita, di chi sceglie di accettarla e di chi sceglie di rifiutarla". "Per la precisione – aggiungono i due presentatori – è stata letta da Beppino Englaro questa pronuncia del 2007 della Corte di Cassazione: ‘Accanto a chi ritiene che sia nel proprio migliore interesse essere tenuto in vita artificialmente il più a lungo possibile, anche privo di coscienza, c’è chi, legando la propria dignità alla vita di esperienza e questa alla coscienza, ritiene che sia assolutamente contrario ai propri convincimenti sopravvivere indefinitamente in una condizione di vita priva di percezione del mondo esterno’. Sono parole della Corte di Cassazione della Repubblica italiana: rappresentano tutti, nessuno escluso".

Per Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, è assurdo non ospitare le repliche. "Sono un laico e un liberale convinto, notoriamente attento e vicino alle sensibilità manifestate da Englaro e Welby. A maggior ragione, trovo assurdo il ‘no’ di Fazio e Saviano a un possibile intervento di voci diverse sui temi della vita e della morte", afferma Capezzone. "Comunque la si pensi, in particolare su questi temi, non si dovrebbe mai aver paura di un»altrà voce. In tante occasioni, hanno sbagliato gli ultrà confessionali e fondamentalisti a negare un confronto; stavolta, sbagliano gravemente gli ultrà laici. Chi nega un confronto – conclude il portavoce del Pdl – sbaglia sempre. Brutta pagina".

Della stessa opinione il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che ritiene "inaccettabili le motivazioni con cui Fazio e Saviano respingono la richiesta del Cda di ospitare in trasmissione la replica delle associazioni ‘pro-vita’ e dei malati che vogliono vivere". "Solo Fazio e Saviano – aggiunge – non si sono accorti che il loro programma è stato chiaramente schierato a favore dell’eutanasia e della morte. Non prendano in giro gli italiani e non offendano la loro intelligenza. La decisione di ricorrere a Welby ed Englaro è stata emblematica di questa scelta ‘pro-mortè e rifiutare la presenza di malati ‘pro-vita’ non fa altro che confermare questa decisione. Non si nascondano dietro bizantinismi". "La realtà è che non sono aperti al confronto e per loro ogni critica è un delitto di lesa maestà. La maschera è caduta e ormai – conclude-  non ci sono più dobbi sulla politicizzazione del loro programma. Per correttezza avrebbero dovuto aggiungere come sottotitolo: ‘La voce della sinistra’. Sarebbero stati più onesti".

Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha reso noto che in seguito alle polemiche suscitate dal no di Fabio Fazio e Roberto Saviano ad ospitare nell’ultima puntata di "Vieni via con me" il punto di vista delle associazioni pro-vita come chiedeva un ordine del giorno approvato oggi a maggioranza dal consiglio di amministrazione della tv pubblica, domani vedrà il direttore di Raitre Paolo Ruffini per concordare il da farsi.