Festa Pdl. Berlusconi: “Nessuno allenterà l’amicizia con la Lega”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Festa Pdl. Berlusconi: “Nessuno allenterà l’amicizia con la Lega”

27 Settembre 2009

Silvio Berlusconi conosce il suo popolo come le sue tasche. Sa come galvanizzarlo e nello stesso tempo divertirlo, anche mentre parla di crisi, di governo e di politica estera. Allora, se la rilettura del discorso del ’94 per la sua discesa in campo, "per dimostrare la nostra coerenza – dice- per dimostrare che non abbiamo mai cambiato posizione", fa scattare l’applauso alla festa del Pdl a Milano, quando cita il ministro Mariastella Gelmini fa scatenare l’ovazione.

Il ministro dell’Istruzione arriva sotto il tendone quando il premier ha già iniziato il suo discorso: "Un applauso al ministro Gelmini – dice – che la sinistra vuol far passare come il simbolo sexy del governo". Confessato di "avere un debole per l’altra metà del cielo" a proposito della stima che ha per le ministre del governo, Berlusconi scherza anche sulle polemiche sulle relative feste di Palazzo Grazioli e di Villa Certosa. Quando un ragazzo alza un cartello lo riprende: "Abbassalo perché non consenti agli altri di vedere quanto sono bello. Non vedo perché dobbiate diminuire le possibilità delle mie potenziali fidanzate". E ad una militante molto agitata nell’applaudire dice: "Signora mi aspetti fuori".

Parlando di politica estera non può mancare una battuta sul presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e sulla moglie Michelle: "Vi devo portare tanti, tanti saluti da un signore che è abbronzato e si chiama Barack Obama. In spiaggia vanno in due perché è abbronzata anche la moglie Michelle".

Il terremoto e la ricostruzione dell’Abruzzo non mancano nel discorso del premier sulle cose fatte dal governo. Berlusconi coglie però l’occasione per ricordare il suo compleanno, scherzando sull’età. Martedì prossimo ci sarà la consegna dei primi 500 appartamenti dei quattromila previsti: "Martedì – scherza il premier – festeggerò anche i miei 27 anni, no 37 anni. Sapete che non sono bravo in matematica".

"Nessuno ha fatto tanto come noi nella lotta alla mafia". Lo ha affermato il presidente del Consiglio parlando alla festa del Pdl a Milano. "Abbiamo arrestato capi delle cosche mafiose – ha proseguito – abbiamo sequestrato 4 miliardi e mezzo di beni mobili e immobili, abbiamo rafforzato i poteri del commissario antimafia e abbiamo confermato il regime duro per i detenuti per mafia". Sul tema dell’immigrazione, Berlusconi ha affermato che la sinistra vuole spalancare le frontiere a tutti "non per spirito caritatevole, ma perché vuole dare il diritto di voto a tutti sperando che la votino". "Non riusciranno – ha concluso – a cambiare la maggioranza dei moderati, quella maggioranza che ha fatto la storia della Repubblica".

"Siamo orgogliosi dei nostri militari, che sono in Afghanistan coraggiosamente per difendere la pace", ha detto Berlusconi scaldando la platea. Il premier dice che è una vergogna "un’opposizione che brucia in piazza le sagome dei nostri soldati, che inneggia a meno sei… Non ci stiamo, è inaccettabile avere un’opposizione di questo tipo nel nostro paese". "Vergogna, vergogna, vergogna" ha urlato Berlusconi nel microfono tra gli applausi. In serata, è giunta però la precisazione di Bonaiuti: "Dopo avere ricordato il sacrificio dei nostri soldati in Afghanistan, il Presidente Berlusconi ha voluto semplicemente deprecare alcune scritte vergognose da attribuire non ai partiti della sinistra parlamentare ma a frange estreme della sinistra extra parlamentare".

Poi, il Cavaliere parla delle accuse dell’opposizione alla sua esposizione mediatica: "Se io vado a parlare in una tv è uno scandalo, se vado in una seconda televisione divento un dittatore, se vado in una terza siamo al regime e in una quarta siamo ad un atto delinquenziale. Invece Barack Obama è andato in cinque diverse televisioni a spiegare la sua riforma sanitaria e ha fatto bene, perchè i leader devono prima di tutto informare i cittadini".

Sulle ultime divergenze interne al Pdl, il presidente del Consiglio  invita a non credere alle "gazzette": "Non c’è stato nessun litigio", afferma sottolineando come "nel Pdl si discute, ognuno dice la sua e poi vota. Ma sui temi di coscienza a tutti sarà garantità la più ampia libertà di coscienza". "Noi siamo un grande partito con opinioni non univoche – aggiunge Berlusconi – ma la ricchezza di opinioni è una ricchezza. Poi voteremo al nostro interno e tutti dovranno adeguarsi a questa decisione ma questo ovviamente non vale per i temi in cui c’è la libertà di coscienza perché a tutti è garantita la libertà di coscienza".

"Siamo noi il Pdl, il popolo più forte, l’unico che può governare il paese, l’unica formazione vincente", ha detto il premier durante il suo discorso a Milano ribadendo che "nessuno riuscirà ad allentare l’amicizia e l’affetto con la Lega".

Dopo un’ora di discorso sotto il tendone si verifica un piccolo incidente per l’organizzazione che Berlusconi recupera in una frazione di secondo. Improvvisamente parte la musica della canzone ‘Meno male che Silvio c’è ‘. "Di solito – dice Berlusconi dopo un attimo di silenzio – quando parte la musica vuol dire che sei andato avanti troppo. Se avete pazienza e culo vado avanti". L’ovazione dei militanti è l’invito al presidente del Consiglio a continuare il suo discorso per illustrare le cose fatte dal governo e gli obiettivi del Pdl: la stanchezza e qualche piccolo dolore fisico per sedie poco comode sono sopportabili davanti al discorso del premier.