Fiat. Verso accordo la trattativa per Pomigliano, Fiom vuole sciopero di 8 ore
29 Dicembre 2010
di redazione
È ripartito stamane a Roma il tavolo tra sindacati, tranne la Fiom, e la Fiat per stendere il nuovo contratto di lavoro per riassumere nel 2011 i 4.600 lavoratori alla newco di Pomigliano d’Arco, dove si costruirà la nuova Panda. Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a quanto si apprende da fonti sindacali, ha proposto al comitato centrale otto ore di sciopero di categoria per il prossimo 28 gennaio, nell’ambito del confronto con Fiat. La riunione è ancora in corso nella sede della Cgil.
Ieri sono stati definiti i criteri per gli inquadramenti professionali, mentre oggi si affronta il tema del salario. "Noi vogliamo salvare la filiera dell’auto in Italia – dice prima di entrare all’incontro Antonio D’Anolfo, segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici – da noi la Fiat produce solo il 30% della produzione mondiale. Bisogna fare i conti con la delocalizzazione, le auto si producono in tutto il mondo. L’auspicio è chiudere entro oggi".
La mancata partecipazione della Fiom alla stipula del nuovo contratto, spiega Giovanni Sgambati, segretario regionale della Campania della Uilm, "è un errore. E ora lo commetteranno anche su Mirafiori. Solo con le proteste non si fanno accordi condivisi. C’è bisogna di un atteggiamento di responsabilità. Mi auspico che la Fiom ci ripensi".
"La newco è fuori da Confidustria e quindi c’è bisogno di un nuovo contratto per riassumere i lavoratori -spiega Felice Mercogliano, segretario regionale campano della Fismic- Speriamo di chiudere già oggi, in modo da poter offrire i subito ai lavoratori i miglioramenti di questo nuovo contratto rispetto al precedente. Ci dispiace che un grande sindacato come la Fiom non abbia voluto fare un passo in avanti per salvare tanti posti di lavoro".
"La Fiom ha scelto una strada e noi un’altra – sottolinea Bruno Vitali, segretario nazionale Fim Cisl – noi abbiamo scelto di fare una trattativa per stabilire un nuovo contratto per Pomigliano. Quì si stabiliscono diritti e doveri. È una normativa che scade il 31 dicembre del 2012. È quindi transitoria. Nel frattempo Confindustria e Federmeccanica hanno tutto il tempo di mettere a punto un nuovo contratto dell’auto. Se non ci fossimo impegnati in questa trattativa, la Fiat avrebbe fatto sa sola un proprio regolamento".