Filippine. Almeno 15 morti negli attentati di Abu Sayyaf

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Filippine. Almeno 15 morti negli attentati di Abu Sayyaf

13 Aprile 2010

Sono 15 le persone che hanno perso la vita oggi in seguito all’esplosione di alcuni ordigni e ad una sparatoria nell’isola di Basilan (sud delle Filippine). Lo hanno reso noto le autorità militari, attribuendo gli attentati al gruppo integralista islamico Abu Sayyaf, legato ad al Qaida e precisando che tra i morti vi sono cinque aggressori.

Secondo la ricostruzione ufficiale, uomini armati che indossavano uniformi della polizia hanno fatto esplodere due bombe contro un edificio governativo e contro una chiesa di Isabela, capoluogo dell’isola, prima di ingaggiare un conflitto a fuoco con le forze di sicurezza che è andato avanti per circa tre ore. Oltre ai cinque attentatori, le vittime sono sei civili, tre soldati e un poliziotto.

Secondo il generale Ben Dolorfino, capo regionale dell’esercito, "i terroristi intendevano sequestrare una personalità di alto livello e le esplosioni costituivano un diversivo, ma non avevano previsto che i nostri uomini reagissero immediatamente". Nell’isola di Basilan, che fa parte della turbolenta regione di Mindanao, vivono in condizioni di estrema povertà circa mezzo milione di persone. Il ‘Nuovo esercito del popolo’ da circa 40 anni combatte per l’instaurazione di uno Stato comunista. Molto attivi sono anche i ribelli separatisti musulmani che sempre di più, secondo il governo centrale, si vanno coordinando e apparentando con i terroristi di al Qaida.