Filippine, ancora nessuna rivendicazione per Padre Bossi
13 Giugno 2007
di redazione
“Restiamo ancora in attesa di notizie. Per il momento nessuno ha rivendicato il sequestro”. Così Padre Gian Battista Zanchi, superiore generale del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), in merito al rapimento di padre Giancarlo Bossi, il missionario italiano sequestrato domenica da uomini non ancora identificati nel villaggio costiero di Bulawan nella provincia di Zamboanga.
All’agenzia missionaria Misna, Padre Gian Battista Zanchi, precisa che “fino a quando i rapitori non si faranno vivi è inutile fare supposizioni”.
Intanto oggi gli esponenti della comunità musulmana di Mindanao hanno lanciato un appello per la liberazione di padre Bossi, definendo il sequestro “un atto contro la moralità dell’Islam” come ha detto il sultano Maguid Maruhom, membro un`organizzazione non governativa per il dialogo interreligioso denominata “Interfaith Forum for Peace and Solidarity”.