Filippine, ancora nessuna rivendicazione per Padre Bossi

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Filippine, ancora nessuna rivendicazione per Padre Bossi

13 Giugno 2007

“Restiamo ancora in attesa di notizie. Per il momento nessuno ha rivendicato il sequestro”. Così Padre Gian Battista Zanchi, superiore generale del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), in merito al rapimento di padre Giancarlo Bossi, il missionario italiano sequestrato domenica da uomini non ancora identificati nel villaggio costiero di Bulawan nella provincia di Zamboanga.
All’agenzia missionaria Misna, Padre Gian Battista Zanchi, precisa che “fino a quando i rapitori non si faranno vivi è inutile fare supposizioni”.

Intanto oggi gli esponenti della comunità musulmana di Mindanao hanno lanciato un appello per la liberazione di padre Bossi, definendo il sequestro “un atto contro la moralità dell’Islam” come ha detto il sultano Maguid Maruhom, membro un`organizzazione non governativa per il dialogo interreligioso denominata “Interfaith Forum for Peace and Solidarity”.