Finanziaria, l’Unione chiede a Prodi “giustizia sociale”

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Finanziaria, l’Unione chiede a Prodi “giustizia sociale”

20 Settembre 2007

Questa mattina i leader della sinistra dell’Unione hanno
presentato a Romano Prodi, durante un incontro a palazzo Chigi, un documento di
appena tre cartelle per chiedere una finanziaria di “qualità e giustizia
sociale”. Le priorità chieste al presidente del consiglio sono: “lavoro,
ambiente e sapere”.

I firmatari del documento sono Fabio Mussi (sd), Franco
Giordano (Prc), Oliviero Diliberto (Pdci) e Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi). Alla
loro richiesta soggiace una premessa politica: “Non crediamo sia possibile
identificare una cabina di regia che veda come unici attori gli esponenti del
costituendo Partito democratico. Per tali motivi chiediamo che il presidente
Prodi rinnovi la sua funzione di garante della collegialità e della coesione dell’intera
coalizione”.

L’Unione richiede inoltre che la manovra 2008, rispetti gli
impegni assunti prima con gli elettori e poi con la maggioranza parlamentare. “È
necessario – si legge nel documento – mantenere una congruità tra quanto
scritto nel Dpef , e nelle risoluzioni approvate in Parlamento, e la scrittura
materiale della finanziaria”.

Sul fisco, Prc, Pdci, Sd e Verdi  ribadiscono la richiesta di “adeguare” la
tassazione delle rendite finanziarie. “Va incrementata la lotta all’evasione
fiscale e contributiva – si scrive nel testo – che già sta raccogliendo i primi
positivi frutti. Eppure, sul versante delle entrate, i margini di azione sono
ampi e praticabili. L’adeguamento della tassazione delle rendite, almeno in
linea con i paesi europei, salvaguardando i piccoli risparmiatori è innanzitutto
un segno di equità. Le recenti polemiche non hanno tenuto conto del fatto che,
non solo tale misura era contenuta nel programma dell’Unione, ma che è stata più
volte ribadita e solennemente approvata nelle risoluzioni parlamentari in
accompagnamento al Dpef”.