Fini non si merita Luca Barbareschi

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Fini non si merita Luca Barbareschi

07 Febbraio 2011

Venerdì scorso in casa finiana (non quella di Montecarlo) sono volati gli stracci. I parlamentari di Fli erano riuniri in assemblea alla presenza del presidente della Camera, Gianfranco Fini, quando Luca Barbareschi ha dato fuoco alle polveri chiedendo per sé la presidenza della commissione cultura del nuovo partito. Fini l’ha gelato così: "Ci sono pagliacci che non fanno ridere, anzi ce ne sono che fanno piangere".

L’atmosfera si è infiammata con lancio di penne, parole grosse e molto nervosismo. Sembra che Barbareschi si sia alzato gridando. "Che fai mi cacci?". D’altro canto le sconfitte (parliamo del 14 dicembre) sono sempre più dure da gestire che non le vittorie e i Finiani vivono ancora nei lunghi postumi di quella disavventura.

Poi questa mattina Barbareschi ha spiegato le sue giravolte ad Agorà. Era tutto uno scherzo, la visita a Berlusconi ad Arcore, le voci di una sua fuoriuscita, il voto di astensione sulle indagini milanesi: lui non ha mai pensato di andarsene (anche se i più maliziosi sostengono semplicemente che le sue trattative con Berlusconi siano naufragate). Il suo scopo era promuovere il passaggio televisivo di questa sera del film "Il Trasformista", di cui Barbareschi è attore e regista. Ora, a suo dire, gli basterebbero le scuse di Fini ("a me pagliaccio non lo dice nessuno!") per far rientrare l’intero equivoco.

Sembra che nella foga della lite di venerdì, a un certo punto Barbareschi abbia urlato all’indirizzo dei suoi compagni di partito: "Voi non mi meritate". Nessuno qui ci può attribuire particolari simpatie per Fini e il suo gruppo, ma una cosa ci sentiamo di dirla: è vero, Barbareschi non se lo merita neppure Gianfranco Fini.