Flottiglia. L’Onu esaminerà le opposte versioni della vicenda
24 Gennaio 2011
di redazione
Dopo la pubblicazione di rapporti di segno opposto da parte della Turchia e di Israele sul blitz contro la flottiglia filo-palestinese dell’anno scorso, in cui morirono nove attivisti turchi, la palla passa alle Nazioni Unite, incaricate di preparare un documento per fare luce sull’accaduto e pronunciarsi, se sarà il caso, sulla legalità dell’azione israeliana. Lo ha confermato oggi Farhan Haq, portavoce del Palazzo di Vetro.
Haq ha spiegato che, dopo la trasmissione del rapporto di Israele, reso pubblico nel weekend, le due versioni verranno esaminate dall’ex premier neozelandese Geoffrey Palmer, nominato dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon a capo di una commissione formata ad hoc.
I due documenti contengono tesi opposte. Da una parte Ankara accusa i militari israeliani non solo dell’uccisione di attivisti filo-palestinesi di nazionalità turca, ma anche di aver violato le acque internazionali intervenendo contro la flottiglia. Il rapporto israeliano considera invece legittimo l’intervento e fa riferimento al blocco marittimo della Striscia di Gaza, dopo la presa di potere da parte di Hamas nel 2007, considerandolo "legale e compatibile con il diritto internazionale".