Forte carica della polizia a Terzigno e lanci di molotov: 5 contusi
23 Ottobre 2010
di redazione
Ancora una notte ad altissima tensione a Terzigno (Napoli) per la battaglia contro la discarica dei rifiuti. Qualcuno ha fatto saltare l’illuminazione azionando il contatore dell’elettricità e poi sono partiti i disordini. Prima il lancio di pietre, poi razzi esplodenti e molotov. La polizia ha risposto contro i manifestanti con i lacrimogeni. La tensione è stata altissima e gli uomini delle forze dell’ordine hanno dato la caccia ai disturbatori mentre i dimostranti si concentravano in due aree circostanti la rotonda di via Panoramica, la strada a metà tra i comuni di Boscoreale e Terzigno.
Molti i gruppi di giovani, tra cui tanti minorenni, con il volto coperto da sciarpe. Appena si sono esaurite "le armi" dei manifestanti e così scattata la decisione di arretrare. Tre uomini delle forze dell’ordine sono rimasti contusi mentre un operatore televisivo è stato aggredito e la telecamera danneggiata.
Il bilancio finale della notte di scontri nei pressi della discarica Sari di Terzigno è di 2 poliziotti e 3 carabinieri contusi. I camion sono rimasti bloccati. Alla difficoltà di attraversamento delle strade, chiuse da una serie di barricate costruite da manifestanti, si accompagna la paura denunciata dagli autisti di subire eventuali aggressioni. A Boscotrecase, nel pomeriggio di ieri, sono stati assaltati due autocompattatori.
Via Panoramica era stata presidiata fino a mezzanotte da manifestanti pacifici, con molte donne, che mantengono un no irremovibile al secondo sversatoio in Cava Vitiello e chiedono la chiusura della discarica Sari dalla quale ogni sera, come questa, arrivano miasmi insopportabili ad ammorbare l’aria. Vicenda, quella della Sari, affrontata anche dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, che ha garantito, nel corso di un incontro con sindaci e rappresentanti dei comitati vesuviani interventi per eliminare la puzza e garantire un regolare sversamento dei rifiuti. I primi cittadini si sono presentati al tavolo dicendo un no secco alle compensazioni economiche prospettate dal presidente del Consiglio, Berlusconi. E nello stesso ribadendo l’opposizione totale alla apertura della seconda discarica.
La situazione si aggrava anche nella città di Napoli dove in nottata ci sono state decine di roghi di spazzatura da giorni non rimossi. Una nube di fumo si è alzata al corso Amedeo di Savoia, nei pressi del Museo Nazionale. A terra si stima ci siano ben 2000 tonnellate di rifiuti.
Questa mattina, gli scontri non si sono placati. Una nuova forte carica della polizia è stata messa in atto confronti dei manifestanti a Terzigno (Napoli) dove si stanno verificando gravi disordini. Le forze dell’ordine hanno reagito con il lancio di lacrimogeni all’esplosione di ordigni e al lancio di pietre.
"Mi sembra evidente che a Terzigno ci sia stato un errore nella gestione della discarica e stiamo cercando di fare le cose giuste per essere credibili e riconquistare la fiducia dei cittadini. Con i sindaci ci sarà un confronto serio e costruttivo". Lo ha dichiarato Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, in un’intervista al quotidiano Il Mattino in merito all’emergenza rifiuti a Napoli.
"La seconda discarica è prevista da una legge dello Stato – ha ricordato Caldoro – Certo, se a Cava Sari arrivano rifiuti non trattati bene, mi sembra poi normale che i cittadini si preoccupino di cosa si possa scaricare a Cava Vitiello. Bertolaso – ha sottolineato ancora Caldoro – torna proprio per rimediare all’errore e per il resto mi senti di rassicurare i cittadini di Terzigno. I controlli fatti dall’Università e dal ministero della Salute escludono infiltrazioni o inquinamenti. Non c’è un’emergenza sanitaria tant’è che il ministro Fazio ieri non ha partecipato alla riunione con Berlusconi".
Il governatore della Campania ha poi evidenziato che "siamo riusciti a rispettare l’impegno di liberare una prima tranche di fondi per le compensazioni. Si tratta di 14 milioni per la copertura totale degli interventi su Terzigno. Ulteriori 35 milioni destinati agli altri comuni saranno liberati prossimamente". Per quanto riguarda la differenziata il governatore della Campania ha affermato che "Napoli è una città non facile in cui organizzare la differenziata, soprattutto in alcuni quartieri, è un problema. Tuttavia la complessità della città non può essere un alibi e il problema va risolto".