Foto Villa Certosa. Zappadu ascoltato dall’Autority, Ghedini chiede il sequestro
15 Giugno 2009
di redazione
Il fotoreporter Antonello Zappadu, accompagnato dal suo legale Cristian Muzzetto, è stato sentito questa mattina negli uffici del Garante della Privacy a proposito della vicenda delle circa 5mila foto scattate sull’interno di Villa Certosa, la residenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in Sardegna, delle quali il legale del premier Niccolò Ghedini ha chiesto il sequestro.
L’Autorità – riferisce lo stesso Zappadu, incontrato a piazza Colonna a Roma poco dopo l’appuntamento alla Privacy – ha fissato per mercoledì alle 16 il termine per depositare una eventuale memoria difensiva da parte del fotoreporter. Intanto, il Garante procederà con l’istruttoria sulla vicenda prima di prendere le sue decisioni.
Questa mattina l’avvocato del premier ha depositato oggi l’esposto a piazzale Clodio ipotizzando per Zappadu il reato previsto dall’articolo 615 bis, ovvero violazione della privacy. Secondo quanto si è appreso nell’esposto si giudica "intollerabile" che dal 2006 al 2009 siano stati fotografati il premier e i suoi ospiti mentre si trovavano all’interno di Villa Certosa. Il contenuto degli scatti viene giudicato da Ghedini "irrilevante e ininfluente" ma viene invece, dallo stesso avvocato, sottolineata la reiterata violazione della privacy.
Alla fine dello scorso maggio l’avvocato Ghedini presentò un’analoga denuncia da cui scaturì il sequestro di 700 foto scattate da Zappadu che per questo è indagato dalla Procura di Roma per tentata truffa e violazione della privacy.