Franceschini: “Berlusconi dica la verità su Noemi”, il premier replica: “Forse in Aula”
24 Maggio 2009
di redazione
"Un uomo politico ha il dovere di rispondere e il dovere di dire la verità". Il leader del Pd Dario Franceschini, da Reggio Emilia dove ha concluso una mattinata in tour elettorale, attacca il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi chiedendo, con un gesto di trasparenza, di rispondere alle domande che da giorni il quotidiano Repubblica gli rivolge sul caso Letizia.
"Non è possibile che la libera stampa continui a fargli delle domande, continui a dimostrare dove lui ha mentito e lui continui a tacere – ha proseguito Franceschini – Non c’è un paese al mondo in cui un uomo politico potrebbe permettersi di continuare a non rispondere a quelle domande, perché la trasparenza è uno dei criteri per reintrodurre la serietà nella vita politica".
"Bisogna che ci sia trasparenza – ha insistito Franceschini – chi ha responsabilità politiche ha il dovere con la sua vita di dare il buon esempio, non di dare il cattivo; così è in tutto il mondo. Chi ha delle responsabilità politiche – ha concluso il leader del Pd – deve accettare che la sua vita sia messa ai raggi x, perché così è dappertutto".
Immediata la replica del presidente del Consiglio. "Sono tentato di andare a riferire in Aula, ma ci devo riflettere, in ogni caso non sarà subito…", ha detto aprendo la campagna elettorale in vista delle elezioni europee con una serie di interviste a tv locali e ad alcune radio.
Sull’argomento il premier dice di avere una strategia: "Prima li lascio andare avanti, perché così si mostrano per quello che sono. E sarà un boomerang tale che si vergogneranno, e perderanno consenso e la stima degli elettori, perché in tutta questa vicenda non c’è nulla che non sia più che pulito". Il riferimento è all’opposizione, a chi lo attacca toccando un argomento della sua vita privata, a chi insinua che nella frequentazione con la ragazza che aspira a fare la velina ci sia qualcosa di torbido o poco chiaro: "Il comportamento di molti giornali è veramente indegno, ignobile e direi sconcio, e quando la gente si accorgerà di quale è la vera situazione ci saranno molte persone che si dovranno vergognare".
A difendere il premier c’è anche Daniele Capezzone, portavoce del Popolo della Libertà: "Franceschini tocca il fondo. Saranno elettori di sinistra a punirlo". "Continuando a polemizzare sul piano personale con Silvio Berlusconi – dice Capezzone – Franceschini prepara un naufragio elettorale senza precedenti per il Pd. E saranno proprio gli elettori di sinistra, giustamente, a punirlo: anziché proporre qualcosa di convincente e di concreto, Franceschini sembra perso in una spirale scandalistica e voyeuristica".
Gli fa eco il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto che ritiene che gli insuccessi politici di Franceschini siano "al limite del grottesco". "A partire dalla proposta rivolta a Udc e a IdV per fare un fronte antiberlusconiano in nome di un terribile pericolo autoritario, adesso si riduce a guardare la politica italiana dal buco della serratura ed evoca la magica espressione della ‘trasparenza’ anche a proposito del caso Noemi", ha aggiunto Cicchitto. "Capiamo che la disperazione politica è una cattiva consigliera, ma non avremmo mai pensato che il segretario del Pd si mettesse in concorrenza, peraltro perdendo, con ‘Dagospia’", ironizza il capogruppo.