Francia. Ex presidente Chirac rinviato a giudizio per appropriazione indebita
30 Ottobre 2009
di redazione
Il giudice Xaviere Simeoni ha deciso che l’ex presidente Jacques Chirac dovrà comparire in tribunale per il processo sugli impieghi fittizi negli anni in cui è stato sindaco di Parigi. È la prima volta per un capo di Stato in Francia. Su Chirac, che per 12 anni ha goduto dell’immunità per il suo incarico all’Eliseo (dal 1995 al 2007), pesano denunce di appropriazione indebita.
L’ex-presidente francese Jacques Chirac si è detto "sereno" e "determinato" a dimostrare la sua innocenza nella vicenda degli impieghi fittizi remunerati ai tempi in cui era sindaco di Parigi. Lo riferisce l’Agenzia France Presse citando fonti del suo entourage. In una nota diffusa successivamente dal suo ufficio stampa, si sottolinea come l’ex capo di Stato prenda "atto di questa decisione": "È sereno e determinato a dimostrare davanti al tribunale che nessuno degli impieghi incriminati sono impieghi fittizi". Nella nota, si tiene anche ad evidenziare come l’ex presidente e altre nove persone siano state portate in tribunale "per 21 presunti impieghi fittizi, sui 481 impieghi esaminati dalla giustizia". Un dato, si conclude nel comunicato, "che esclude ogni idea di sistema nel periodo in cui è stato sindaco di Parigi".
Lo scorso 28 settembre, la giustizia di Parigi aveva chiesto il proscioglimento per l’ex capo di Stato e per un’altra ventina di persone incriminate nel caso degli impieghi fittizi remunerati dal comune di Parigi. L’istruzione riguarda, in particolare, il periodo tra il 1983 e il 1998, corrispondente al secondo mandato di Chirac all’Hotel de Ville (dal 1977 al 1995) e i primi tre anni del suo successore, Jean Tiberi.
Chirac è stato chiamato direttamente in causa anche per un altro scandalo. L’ex ministro dell’Interno, Charles Pasqua, condannato martedì a tre anni di reclusione (di cui uno da scontare in carcere) per traffico di armi verso l’Angola, Paese che era sottoposto a embargo, in un’intervista televisiva ha dichiarato che "il presidente della Repubblica era al corrente della vendita di armi in Angola. Anche il primo ministro sapeva e la maggior parte dei ministri. Penso che sia arrivato il momento di fare chiarezza". Pasqua ha chiesto al presidente Nicolas Sarkozy di "levare il segreto di Stato su tutte le vendite d’armi".