Francia. “No Sarkozy day”, mezzo flop dell’onda viola a Parigi

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Francia. “No Sarkozy day”, mezzo flop dell’onda viola a Parigi

27 Marzo 2010

L’onda viola francese è riuscita a mobilitare le masse più sul web che nelle piazze. Ad una settimana dalle regionali dove ha dominato l’astensione, il primo ‘No Sarkozy day’ è stato ampiamente disertato nei cortei.

Solo poche migliaia di persone hanno sfilato a Parigi (per la polizia non più di mille). Il popolo viola francese, magliette e sciarpe viola, come in Italia, slogan anti-Sarkozy, è sceso per manifestare tra la piazza della Republique e la Bastiglia la sua rabbia e la sua stanchezza nei confronti della politica del presidente. Erano 400 a Marsiglia, 300 a Grenoble, 250 a Nantes, 50 a Bordeaux e ad Ajaccio, alcune decine a Lilla. "È un buon inizio", ha commentato all’ANSA Benjamin Ball, uno degli organizzatori del corteo nella capitale, ma nella voce del giovane blogger si percepisce una punta di delusione. Nei giorni scorsi si attendevano 100.000 persone in tutto il Paese, almeno 50.000 a Parigi.

Nell’euforia della vigilia qualche militante aveva lanciato il più ottimista dei pronostici, prevedendo un milione di persone nelle strade. "Certo avremmo preferito una maggiore partecipazione, ma non fa niente. Siamo molto fiduciosi – ha continuato Ball – l’onda viola ormai si è levata e nessuno potrà fermarla".

Il prossimo appuntamento nazionale è già fissato per l’8 maggio. Il ‘No Sarkozy Day’ è nato sul web per iniziativa di 55 blogger francesi seguendo il modello del ‘No Berlusconi Day’ italiano dello scorso dicembre. Il passaparola è andato su Facebook, Twitter, MaySpace, sui blog. Oggi il gruppo Facebook conta 387.977 membri, mentre in calce alla petizione anti-Sarkozy è comparsa una lista di 7.000 firme. Nel gruppo di "semplici cittadini, vigilanti e preoccupati", come si definisce il collettivo, ci sono giovani e anziani, pensionati, quadri, studenti. Rivendicano tutti la loro indipendenza da partiti politici e da sindacati. Cantanti, umoristi, giornali satirici, si sono uniti nel dare il loro sostegno.

"È necessario continuare a farci sentire, a gridare che siamo stufi della politica di Nicolas Sarkozy, dobbiamo riuscire a mobilitare i francesi", ha aggiunto Ball. Intanto, mentre a Parigi hanno sfilato slogan che denunciano il fallimento della politica economica del governo, le ingerenze sulla giustizia, le pratiche poliziesche dello stato, un sondaggio di oggi conferma l’opposizione crescente alla politica del capo dello Stato: se oggi i francesi dovessero votare per l’Eliseo, vincerebbe la socialista Martine Aubry.