G20. Obama: “Il compito più importante è inviare un forte messaggio di unità”
30 Marzo 2009
di redazione
"Il compito più importante per tutti noi è inviare un forte messaggio di unità di fronte alla crisi". Barack Obama ha così indicato quella che considera la priorità per il vertice del G20 che si svolgerà giovedì prossimo a Londra.
In un’intervista pubblicata oggi dal Financial Times, in cui ha ridimensionato l’idea che vi sia una spaccatura tra Stati Uniti e le principali economie europee, in particolare Germania e Francia, il presidente americano ha sottolineato di essersi trovato d’accordo con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy sulla necessità di coordinare un maggiore stimolo fiscale e costruire nuove regole: "La stampa ha la tendenza a descriverlo come un approccio ‘o questo -o quello’, mentre io ho più volte sostenuto che si tratta di un approccio ‘sia questo che quello’ – ha detto Obama – noi abbiamo bisogno di uno stimolo e di nuove regole. Dobbiamo affrontare i problemi di fronte a noi e dobbiamo anche fare in modo di prendere misure per impedire che queste crisi avvengano ancora".
Ha poi proseguito: "Per quanto riguarda lo stimolo ci sarà un accordo perchè i paesi del G20 facciano quello che è necessario per promuovere il commercio e la crescita". E, pur ribadendo che ogni paese "ha i suoi ritmi politici", Obama ha espresso la convinzione che i partecipanti del summit di Londra devono "riconoscere che, di fronte ad una grave contrazione globale, dobbiamo assumere un robusto approccio per la ripresa e combattere il protezionismo".
"In tutti i paesi c’è una comprensibile tensione tra i passi necessari per far riprendere l’economia ed il fatto che questi passi siano costosi ed i contribuenti sono scettici all’idea di spendere così tanti dei loro soldi" ha detto ancora il presidente, riconoscendo che a casa sta facendo i conti con una reazione diffusa contro le spese eccessive che potrebbe rendere difficili i prossimi passi che dovrà intraprendere.
Obama ammette ancora che la reazione è ancora più forte quando i contribuenti hanno "la sensazione che parte dei soldi pubblici non siano spesi per loro ma per altri che hanno aiutato a far precipitare la situazione", con un chiaro riferimento all’ostilità di main street per gli interventi in favore di Wall Street. "Se gli elettori hanno la sensazione che si tratti di una strada a senso unico – è l’analisi del presidente – e noi ci limitiamo a mettere sempre più soldi ottenendo solo di evitare la catastrofe, allora sarà veramente difficile convincere della necessità di altri interventi".