G8. Sul tavolo la proposta di detassare l’Iva per aiutare i paesi poveri
26 Febbraio 2009
di redazione
Nell’ambito della presidenza italiana del G8 lavoreremo all’ "ipotesi di una Detax, ovvero l’esclusione di un pezzettino dell’imposta degli scambi o delle accise, per noi è l’Iva, affinchè i proventi, attraverso i canali del volontariato, vengano destinati a Paesi dove c’è povertà". Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, nel corso di un’audizione alle Commissioni Affari esteri della Camera e del Senato.
"È fondamentale tenere aperti i canali della solidarietà – ha sottolineato il ministro -. I canali intergovernativi non hanno particolare efficienza, forse sono la logica moderna della presenza coloniale. Un meccanismo di aiuti più diretti da parte dei privati forse può essere migliore".
Tremonti ha successivamente spiegato che sulla Detax c’era già uno studio fatto durante il governo Berlusconi nel 2001-2002 e un esame avviato anche dalla Commissione europea in parallelo alla Tobin tax. "Ora dobbiamo ritirarlo fuori", ha aggiunto. Quanto alla percentuale dell’Iva (l’imposta sul valore aggiunto) da destinare a progetti di solidarietà, e ai prodotti sui quali possa essere applicata questa Detax, Tremonti ha precisato: "È materia comunitaria e va definita in quella sede".