Gas. Forniture a rischio per l’Ucraina. Trema l’Europa

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Gas. Forniture a rischio per l’Ucraina. Trema l’Europa

11 Febbraio 2008

Il colosso del gas russo Gazprom ribadisce che domani saranno interrotte le forniture di metano verso l’Ucraina se i negoziati in corso a Mosca non porteranno oggi ad un accordo.

“Non ci sarà gas russo – ha dichiarato il portavoce di Gazprom, Sergei Kuprianov, come riporta Ria Novosti – ovvero circa un quarto del volume di gas che riceve la rupubblica” ucraina.

Kuprianov ha messo in chiaro che “sono già stati impartiti i relativi ordini” e “sono state invitate organizzazioni indipendenti, per controllare i volumi di gas che arrivano in Ucraina e quelli che partono poi dalla sua rete di trasporto”. Un evidente riferimento alla possibilità che l’Ucraina sottragga parte delle forniture in transito verso l’Europa, per rifarsi della eventuale riduzione.

Allo stesso tempo, però, il monopolista russo lascia aperta una porta alle richieste ucraine: “in linea di massima – ha detto il portavoce – non ci opponiamo alle proposte della controparte”. Kiev insiste in particolare per l’avvio di forniture dirette, senza intermediari.

Secondo i calcoli di Gazprom, dall’inizio dell’anno l’Ucraina ha accumulato un debito di 500 milioni di dollari e il totale del mancato saldo ha raggiunto 1,5 miliardi di dollari. Ieri Kiev ha posto come condizione per il pagamento degli arretrati l’avvio di forniture dirette, senza intermediari. Nel mirino del governo ucraino c’è la società RosUkrEnergo, controllata al 50% da Gazprom e al 50% da businessmen ucraini, che in base al contratto firmato nel gennaio 2006 è diventato importatore unico verso l’Ucraina.

APCOM