Gas. La Russia minaccia della sospensione delle forniture
22 Dicembre 2008
di redazione
Il governo russo torna a minacciare la sospensione delle forniture di gas all’Europa. In un comunicato il Cremlino ha annunciato che l’ipotesi non e’ esclusa: a pesare, ancora una volta, il mancato rimborso dei debiti a Mosca da parte dell’Ucraina.
Il ministro russo dell’energia Seghei Shmatko ha sollecitato l’Europa perché inviti l’Ucraina a rispettare i suoi impegni sul transito del gas. "A mio avviso, i Paesi europei hanno la possibilità di organizzare le consultazioni necessarie e di invitare l’Ucraina a rispettare senza condizioni i suoi impegni riguardanti il transito", spiega Shmatko in una intervista pubblicata dal quotidiano governativo ‘Rossiskaia Gazeta’.
"Secondo me, se tali Paesi avessero dato prova in una certa epoca di fermezze di principi e di interessi, tutti i problemi apparterrebbero al passato", prosegue. Il ministro ha ribadito che se Kiev non rimborserà il suo debito per le forniture di gas, che Gazprom stima in oltre tre miliardi di dollari con le penalità, la Russia non potrà continuare a erogare il metano all’Ucraina a partire dal prossimo primo gennaio.
Anche il Tagikistan lancia le sue proprie accuse. "L’Uzbekistan ha fissato a 300 dollari per 1000 metri cubi il prezzo del gas per il Tagikistan nel 2009". Lo ha diffuso l’agenzia Itar-Tass, citando il direttore dell’impresa statale del settore, Fatkhiddin Mukhsiddinov, secondo cui si tratta di un prezzo "sbalorditivo", più che raddoppiato rispetto al 2007.
Il dirigente ha reso noto che il Tagikistan continuerà a negoziare per una riduzione del prezzo del gas, ritenendo che 145 dollari nelle attuali condizioni di mercato siano già un prezzo sufficientemente alto.