Georgia. La missione europea di monitoraggio chiede una proroga

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Georgia. La missione europea di monitoraggio chiede una proroga

12 Marzo 2009

Il capo della missione europea di monitoraggio in Georgia (Eumm), il tedesco Hansjorg Haber, chiede il prolungamento del mandato, che scade a fine settembre, per almeno altri sei o 12 mesi. "Ho chiesto che il mandato della nostra missione sia rinnovato, anche se l’ultima parola spetta ai boss di Bruxelles", ha detto Haber in un incontro coi giornalisti oggi a Bruxelles.

Haber ha riferito che le altre due missioni internazionali presenti in Georgia (una guidata dalle Nazioni Unite e l’altra dall’Ocse) non verranno quasi certamente rinnovate e lasceranno il Paese entro giugno. "Pertanto, la missione europea resterebbe l’unica presenza internazionale. Gli stati membri dell’Ue dovrebbero tenerne conto quando prenderanno la loro decisione", ha detto Haber. La missione di monitoraggio europea, decisa dopo la guerra russa in Georgia, è stata dispiegata in tempi rapidissimi all’inizio di settembre.

A oggi la missione conta 209 uomini. Un numero giudicato sufficiente, ma non nell’ipotesi in cui l’Ue resti sola sul terreno. Il costo annuale si aggira sui 35 milioni euro, finanziati dalla comunità europea, più i contributi dei singoli Stati membri. L’obiettivo principale degli osservatori europei era di garantire il ritiro completo delle truppe russe dalle zone cuscinetto attorno alle regioni secessioniste dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud, entro lo scorso 10 ottobre. Secondo il suo mandato, l’Eumm deve anche contribuire alla stabilizzazione, e alla normalizzazione del Paese, anche con l’instaurazione di un clima di fiducia e di una soluzione politica durevole, per questo risulterebbe estremamente importante riuscire a strappare una proroga al mandato.