Giordania. Ricevuti 72 milioni per danni ambientali della Guerra del Golfo
17 Giugno 2009
di redazione
I problemi ambientali conseguenti alla prima Guerra del Golfo non sono stati ancora del tutto risolti in Giordania e la Commissione di compensazione delle Nazioni Unite (Uncc) ha quindi deciso di stanziare 72 milioni di euro in favore del Paese.
Il finanziamento – ha fatto sapere il ministro dell’Ambiente, Khalid Irani, in un comunicato ufficiale – servirà per tentare di ripristinare l’ecosistema della regione orientale della Badia, una zona desertica che fa da confine naturale tra la Giordania e l’Iraq.
Questa settimana Irani ha già approvato quattro progetti per sostenere la biodiversità in Badia e per reintrodurre nella regione la fauna e la flora originarie di quella zona desertica. "I progetti puntano in ultima analisi al ripristino dell’ecosistema della Badia allo stato antecedente il 1990 e a risolvere le conseguenze negative del pascolo scriteriato e della decimazione della fauna selvatica", ha detto il ministro, ricordando che "durante e dopo la prima Guerra del Golfo molti pastori iracheni portarono i loro greggi in Badia privando la zona dei pochi pascoli e delle scarse risorse idriche".
In Badia vive il 6% della popolazione giordana: si tratta in gran parte di tribù beduine che hanno nella pastorizia la loro principale fonte di sostentamento.