Giustizia. Alfano studia ipotesi di modifica al ddl sui processi brevi
14 Novembre 2009
di redazione
All’indomani della presentazione al Senato del ddl "processi brevi" da parte di Pdl e Lega, – e dopo che il leader dell’Udc Pierferdinando Casini l’abbia definita "una porcheria" – non si esclude che il governo possa chiedere modifiche al testo con la presentazione di eventuali emendamenti.
I tecnici del ministero della giustizia – secondo quanto si è appreso – avrebbero avviato una verifica su quelli che vengono definiti "possibili punti di criticità" delle nuove norme alla luce del rischio prescrizione di importanti processi quali Antonveneta, Bnl, Parmalat, e di numerosi altri cui hanno fatto riferimento magistrati, organi d’informazione e forze dell’opposizione.
La lista dei reati esclusi dal ddl sul processo breve potrebbe dunque essere modificata dal governo dopo la ricognizione fatta dal ministero della Giustizia.
Il Guardasigilli, Angelino Alfano, ha inoltre incaricato l’ufficio statistico del dicastero di Via Arenula di avviare una proiezione su quanti sono i processi in corso in primo grado che rischiano di estinguersi se le nuove norme sul processo breve entreranno in vigore.